Libero
TECH NEWS

Diritti TV Serie A: si lavora a un nuovo abbonamento lowcost

Per la stagione 2021 - 2022 la Lega di Serie A sta lavorando a una media company che dovrebbe gestire la produzione delle partite del campionato e la cessione dei diritti TV

diritti tv serie a Fonte foto: Shutterstock

Cresce l’interesse intorno ai diritti televisivi della Serie A per il triennio 2021 -2024. Per la stagione che inizierà a settembre la situazione è già piuttosto chiara: si continua con il doppio abbonamento Sky-DAZN per vedere tutte le 380 gare di campionato. La situazione, però, cambierà enormemente dalla stagione 2021 – 2022, con molti presidenti di Serie A che già si sono mossi presentando le loro idee.

Vi abbiamo parlato del progetto di De Laurentiis che prevede la creazione di una media company con la gestione diretta della Lega di Serie A della produzione delle partite. Oltre al progetto di De Laurentiis c’è anche l’interesse dei fondi privati: alla Lega di Serie A sono arrivate le offerte di sei fondi di investimento pronti a supportare la nascita della media company e lo sviluppo di un progetto innovativo. Un’offerta è arrivata anche da Wanda e da Mediapro (vecchia conoscenza della Lega di Serie A), pronte a supportare la nascita di un canale ufficiale della Lega che trasmetterebbe in esclusiva tutti i match della Serie A.

Tutti questi progetti e idee hanno in comune un unico aspetto: una gestione differente dei diritti della Serie A rispetto a quanto abbiamo conosciuto fino ad adesso. L’obiettivo è di allargare il più possibile la platea degli utenti e di diminuire i costi per l’abbonamento mensile. Non più un duplice abbonamento per vedere la serie A (addio quindi al duopolio Sky-DAZN), ma una pluralità di piattaforme che possono acquistare i diritti direttamente dalla Lega.

Diritti TV della Seria A, fine al duopolio Sky-DAZN

Sono sei le proposte arrivate alla Lega di Serie A da parte di grandi fondi di investimento per la realizzazione della media company che commercializzerà i diritti TV della Serie A per il triennio 2021 – 2024. Si tratta di Bain, Cvc, Advent, Apollo, Fortress e Blakcstone. Ognuno ha proposto soluzioni differenti in base alla propria idea di finanziamento e l’acquisto di quote di minoranza.

Un’offerta differente è arrivata dai gruppi Wanda e Mediapro, che avrebbero proposto alla Lega di Serie A un supporto per la creazione di un canale dove trasmettere tutti i match del campionato. Un’idea, che, potrebbe essere presa in considerazione nel caso in cui fallisse il progetto della media company.

Tutte le decisioni in merito verranno prese nella riunione fissata dalla Lega di Serie A per giovedì 30 luglio. Dopo l’incontro tra i vari presidenti di Serie A se ne saprà di più su come vedremo il campionato in TV dal prossimo anno. Uno dei pochi punti certi è che si sta lavorando per abbassare il prezzo dell’abbonamento mensile e per renderlo disponibile su un numero maggiore di piattaforme.

Cosa prevede il piano De Laurentiis

Al momento uno dei progetti più avanzati per quanto riguarda l’assegnazione dei diritti TV della Serie A 2021 – 2024 è quello presentato da De Laurentiis nelle settimane precedenti. Il piano prevede ricavi per le società di serie A superiore ai 2,5 miliardi di euro e un abbonamento mensile lowcost per i tifosi: 29,99 euro al mese più IVA.

Un abbonamento unico senza la necessità di dover sottoscrivere più contratti per vedere tutta la Serie A, cosa, che, invece capita adesso. Inoltre, nell’idea di De Laurentiis non ci dovrebbe più essere un monopolio o un duopolio sui diritti della Serie A, ma qualsiasi emittente potrebbe acquistarli direttamente dalla Lega. Anche le varie Netflix, Amazon Prime Video, Tim o Vodafone. Un numero di player più elevato per aumentare i guadagni delle società e diminuire i costi per i tifosi.