Docs.com, problemi di privacy per i file condivisi
Il servizio di condivisione legato a Office online consentiva a chiunque di cercare nelle centinaia di migliaia di documenti caricati nel cloud
Problemi di privacy per Microsoft. Un sito di condivisione di documenti collegato a Office online, infatti, permetteva a chiunque di ricercare nel database e di accedere a file privati di utenti ignari. Una grana non da poco, in un momento nel quale la protezione dei dati e informazioni personali è uno degli aspetti più apprezzati dagli internauti.
Come fatto notare da diversi analisti di settore e anche da alcuni utenti (e come “certificato” da diversi iscritti di Twitter con tanto di screenshot), il motore di ricerca interno di docs.com – questo il nome del servizio targato Microsoft – consentiva di cercare e trovare liste di password, lettere di presentazione o raccomandazione e lettere di accettazione di offerte di lavoro, ricette, accordi di divorzi, liste sugli investimenti fatti e ogni altra tipologia di documento che si possa immaginare. Un problema non da poco, insomma, per la casa di Redmond, che è comunque corsa immediatamente al riparo.
Motore di ricerca disabilitato
Non appena la notizia è iniziata a diffondersi online, infatti, Microsoft ha disabilitato le funzionalità di ricerca che consentivano agli internauti di tutto il mondo di “pescare” documenti e fogli di lavoro casuali e di consultarli e scaricarli a proprio piacimento. In un momento storico nel quale i furti di dati e password sono all’ordine del giorno (o quasi) e tutti si attivano per incrementare e migliorare i sistemi di sicurezza, quello di Microsoft appare come un mezzo passo falso. Anche se il caricamento dei documenti da parte degli utenti è completamente volontario, la casa di Redmond non aveva impostato una policy di protezione dei dati che, in qualche modo, potesse consentire agli utenti stessi di mettere al riparo da occhi indiscreti le loro informazioni.
