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Ecco perché non è ancora arrivato il nuovo Mac Pro

Apple si è cacciata in un vicolo cieco? Lo pensano in molti visto il ritardo nella presentazione del nuovo Mac Pro, l'unico Mac che non è ancora passato ai nuovi chip

mac pro Fonte foto: Hadrian / Shutterstock

È ormai risaputo che i nuovi Mac Pro sono in ritardo rispetto alla tabella di marcia che ogni anno Apple stila per i suoi nuovi prodotti. E l’idea che pare fosse all’origine dei nuovi Mac Pro sembra che sia stata definitivamente messa in soffitta. A darne notizia è il giornalistadi Bloomberg Mark Gurman , sempre ben informato sul mondo Apple, che con un tweet ha spiegato come saranno i nuovi Mac Pro, senza però fornire una data di lancio.

Mac Pro, la RAM rimane “saldata” nel SoC

Chi si aspetta un Mac Pro con un nuovo design pensato per poter espandere facilmente la memoria RAM e la GPU, secondo Gurman rimarrà deluso. L’analista di Bloomberg infatti spiega che i Mac Pro avranno il SoC M2 Ultra (ancora non presentato da Apple) e, di conseguenza, avranno una RAM non aggiornabile e non permetteranno di aggiungere una GPU esterna.

L’unico componente che si potrà aggiornare sarà, come sempre, il disco SSD, scegliendo un modello con capacità superiore.

Gurman però afferma che la nuova GPU che sarà proposta con i Mac Pro sarà più potente di quella del Mac Studio (cioè quella dell’M1 Ultra), con un massimo di 76 core grafici (contro i 64 di M1 Ultra).

Le uniche due differenze sostanziali tra il prossimo Mac Pro e l’attuale Mac Studio (che al momento è il Mac più potente di tutti) saranno l’utilizzo del SoC M2 Ultra e un sistema di raffreddamento più efficente su Mac Pro grazie al grande spazio disponibile nel case.

Neanche su Mac Pro, però, dovrebbero esserci slot PCI Express sulla scheda madre per poter inserire una scheda video discreta per aumentare le prestazioni grafiche. A meno che, ma al momento non è previsto, tra le novità di M2 Ultra non ci sarà anche la possibilità di utilizzare schede video esterne.

Nuovi Mac Pro, gli utenti non sono contenti

Dopo il tweet di Gurman non si sono fatti attendere i commenti degli utenti che sono tutto fuorché lusinghieri. Molti si lamentano del fatto che Apple non consenta di espandere la RAM e di scegliere quale scheda grafica utilizzare, caratteristiche che per molti professionisti dell’audio-video, categoria a cui si rivolge il Mac Pro, sono ritenute fondamentali.

Per molti questa scelta di Apple segna la morte dei Mac Pro, visto che saranno in pochi quelli disposti a sborsare cifre considerevoli per un PC che tra cinque anni (nelle migliori delle ipotesi) potrebbe già diventare obsoleto perché non aggiornabile.

Per altri il nuovo Mac Pro non è altro che un Mac Studio camuffato e quindi, se verranno confermate le indiscrezioni di Gurman, non ha senso il suo acquisto quando verrà presentato.

Meglio, secondo gli utenti, pensare di orientarsi sul nuovo Mac mini con M2 Pro, che al netto di qualche limitazione (meno porte Thunderbolt 4 e un massimo di RAM di 32 GB contro i 128 GB del Mac Studio) ha un costo decisamente inferiore e prestazioni che sono quasi al livello del costosissimo desktop di Apple.

Apple, in buona sostanza, rischia di cadere in una trappola che si è costruita da sola: agli utenti consumer ha offerto un Mac Studio con hardware talmente potente che non sanno quasi che farsene, mentre ai professionisti potrà offrire una potenza di calcolo persino superiore, ma zero espandibilità.