Libero
ANDROID

Google: Android non sarà più gratis

Google dopo le sanzioni ricevute dell'Ue ha deciso che non installerà più di default le sue applicazioni su Android ma le farà pagare ai produttori di telefoni

smartphone android nella mano di un utente Fonte foto: Pe3k / Shutterstock.com

Google è pronta a rivoluzionare il mondo Android. In seguito alle recenti sanzioni, superiori ai 4 miliardi di euro, ricevute da parte dell’Unione Europea il colosso informatico statunitense dovrà consentire ai vari produttori di mettere in commercio smartphone del robottino senza Google Chrome preinstallato.

L’Ue, di fatto, accusa Google di essersi servita di Android per imporre i suoi prodotti di ricerca sui dispositivi mobili, monopolizzando gli introiti delle pubblicità sui nostri smartphone. Google per evitare nuove sanzioni però non solo sta pensando di eliminare Chrome dalle app preinstallate ma di cancellare dagli smartphone Android tutto il pacchetto delle proprie applicazioni. Quelle che solitamente troviamo di default e non possiamo cancellare, come Gmail, Google Foto, Google Drive, Google Play Store e così via. In pratica, per installare i prodotti Google sui loro smartphone Android, che resterà un sistema operativo open source gratuito, i prodottori dovranno pagare le licenze a Google.

Android si apre ad Amazon e ad altri produttori?

La scelta di Google in parte potrebbe costringere i produttori a pagare le licenze a Google, per riuscire ad avere sui vari telefoni le applicazioni più in voga e più usate dagli utenti nel mondo del robottino, dall’altra però aprirà anche lo sviluppo di applicazioni alternativa per altre aziende. Non solo gli stessi produttori potrebbero iniziare a sviluppare servizi propri ma anche grandi colossi come Amazon potrebbero interessarsi a questo spazio lasciato da Google per creare alternative valide ai vari Google Foto, Google Drive e via discorrendo. Anche perché nel caso di Amazon l’azienda ha già in casa le alternative, avendole sperimentate sui tablet Fire e sul pacchetto Prime.

Va ricordato che queste modifiche interesseranno solo ed esclusivamente i Paesi membri dell’Unione europea. Per Android però il futuro è tutto fuorché certo in Europa. Un’ulteriore frammentazione tra i vari dispositivi Android potrebbe portare a numerose incompatibilità, ulteriori ritardi negli aggiornamenti, nuovi problemi di sicurezza, stufando alla lunga i consumatori europei. Google da parte sua ha preso abbastanza di petto la situazione, nel senso che ha accettato le sanzioni dell’Europa ma non vuole scendere troppo a compromessi, e ancora non ha fatto sapere quanto si dovrà pagare per produrre un telefono con le sue applicazioni e i suoi servizi preinstallati. Non immaginiamoci però scenari a lungo termine, il divieto di installare Chrome sui device del robottino venduti in Europa scatta il prossimo 29 ottobre 2018. Una data che si preannuncia storica per il futuro di Google e di Android in Europa e forse non solo.