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Google pensa a un abbonamento per scaricare le app

Alcuni indizi ricavati online fanno pensare alla prossima istituzione di Google Play Pass, un servizio in stile Netflix ma per le app

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Google Play Store Fonte foto: Shutterstock

Non solo musica e video. Ben presto anche le app potrebbero essere scaricate in abbonamento. Google starebbe infatti pensando a creare un piano tariffario mensile che consentirebbe agli utenti di scaricare tutte le app a pagamento che vogliono. Il tutto senza costi aggiuntivi oltre al fisso mensile. Il suo nome dovrebbe essere, secondo alcune indiscrezioni, Google Play Pass.

Insomma, nulla di diverso rispetto a servizi di streaming come Spotify, Apple Music, Netflix o Amazon Prime Video cui siamo abituati da tempo. Ma, a ben vedere, un metodo innovativo se applicato al mondo delle applicazioni. Molti utenti, infatti, preferiscono scaricare le app gratis con pubblicità piuttosto che pagare 0,99 centesimi o poco più per ottenere l’app con funzionalità avanzate e senza spot pubblicitari. In questo modo, invece, potrebbero avere tutte le applicazioni che vogliono senza alcuna preoccupazione.

Perché Google pensa a un abbonamento per scaricare le app

Gli indizi sulla volontà di Big G di creare un piano in abbonamento per scaricare le app arrivano da Google Opinion Rewards, piattaforma di sondaggi di proprietà del gigante di Mountain View. Molti utenti iscritti alla piattaforma, infatti, sono stati chiamati a rispondere a domande riguardanti un possibile piano mensile per scaricare app a pagamento. Una di queste chiedeva agli utenti se, per un servizio del genere, il nome Pass fosse adeguato.

Le motivazioni che spingono Google a un passo del genere potrebbero essere le più varie. Da un lato, la volontà di spingere su i ricavi del suo Store, che da sempre soffre la concorrenza (e i migliori risultati economici) dell’App Store di Apple. Dall’altro, magari, la necessità di “riparare” alla sentenza dell’Antitrust europeo che ha multato la società di Mountain View per aver inserito le sue app in tutti i dispositivi Android. Da qualche settimana, infatti, si vocifera che Google vorrebbe far pagare Android – o il pacchetto comprendente le app dei suoi servizi come Gmail, Google Maps e Google Drive, tanto per citarne tre – direttamente ai produttori. Con un servizio in abbonamento, invece, lascerebbe tra le mani degli utenti la “patata bollente” di decidere se utilizzare le app di Big G pagandole, oppure se affidarsi ad applicazioni di sviluppatori terzi magari gratuite.