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Hanno invaso alcune spiagge italiane: ecco dove (e cosa sono). Cosa si rischia ora

I granchi blu stanno diventando un vero e proprio problema per la laguna di Orbetello: divorano qualsiasi specie mettendo a rischio l'ecosistema

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Una vera e propria strage. Non si può definire in un altro modo quello che sta accadendo nella laguna di Orbetello da qualche tempo a questa parte. Orate, vongole, anguille e cozze sono letteralmente decimate a causa di un singolo animale che sta proliferando in maniera preoccupante. Si tratta dei granchi blu che sono ormai una presenza fissa in questa parte della Toscana.

È una specie proveniente da tutt’altra parte del mondo, vale a dire dall’Atlantico occidentale, ragione per cui rappresentano un problema evidente per l’ecosistema della laguna. Questi crostacei sembrano al momento senza freni e l’impressione è che possano fare altri danni se non si interverrà con urgenza.

Il cataclisma provocato dai granchi blu

I granchi blu responsabili di questi attacchi continui in quel di Orbetello sono in grandi quantità, per la precisione ne sono stati trovati diversi quintali. Non a caso le autorità locali hanno alzato la voce. In particolare Andrea Bartoli, referente per la pesca di Confcooperative Fedagripesca Toscana, ha spiegato come si tratti di “cataclisma a cui si sta assistendo da impotenti”. D’altronde quella di cui si sta parlando è una specie aliena e non ha alcun predatore in natura, di conseguenza può agire indisturbata. La voracità è dettata dal fatto che questi crostacei tendono a mangiare tutto quello che incontrano sul loro percorso.

Il cambiamento rispetto ad appena dodici mesi fa è stato evidente. La scorsa estate, infatti, i granchi blu erano poche centinaia, ora sono molti di più anche se non si può effettuare un calcolo preciso. Oltre all’ecosistema, sempre come rimarcato da Bartoli, a rischiare di finire in ginocchio è l’economia locale della pesca. Proprio per queste ragioni si è deciso di chiedere lo stato d’emergenza. Quello che a cui si sta assistendo è un vero e proprio blackout dal punto di vista della catena alimentare per quel che riguarda le specie che popolano la laguna di Orbetello.

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L’unico rimedio contro i granchi blu

Uno dei cali che desta maggiore preoccupazione è quello della pesca delle anguille, scesa nel giro di poco tempo di oltre un terzo. Le reti vengono recise senza problemi da questi granchi blu e l’attività diventa dunque impossibile. La stessa sorte potrebbe toccare ora ai pesci di allevamento. In questo momento l’unico rimedio che potrebbe avere successo è quello della pesca di tutti gli esemplari presenti nella laguna toscana. Non sarebbe un’impresa semplice e, anche se si dovesse riuscire nell’intento, ci sarebbe poi il problema dello smaltimento, visto che questi crostacei non hanno un ampio mercato a cui fare riferimento.

È stato nel 2008 che si è cominciato a parlare con maggiore frequenza dei granchi blu in relazione al nostro paese. Quindici anni fa ci furono le prime segnalazioni in Basilicata, per la precisione lungo i fiumi e la costa jonica, ma anche in Abruzzo e in Puglia. Si tratta di una specie che può arrivare fino a 15 centimetri di lunghezza, con un corpo piuttosto largo e zampe allungate. Il nome si deve alla tonalità tipica del loro ventre che tende all’azzurro, mentre sono di un blu intenso le parti terminali e le attaccature delle zampe.

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