
IPhone, torna il Touch ID: sarà sotto al display
Apple prepara il ritorno del Touch ID. La tecnologia verrà integrata nello schermo, cosa che già accade su smartphone Android come Galaxy Note 10 e OnePlus 7T
Apple avrebbe chiesto a diversi produttori asiatici di sensori di impronta ultrasonici di inviare dei sample per fare dei test, e sarebbe anche in contatto diretto con la taiwanese GIS, tra i leader in questo mercato.
Lo riporta il giornale di Taiwan United Daily News, affermando che Apple ha intenzione di integrare il sensore d’impronte sotto lo schermo già dalla prossima generazione di iPhone. Si tratterebbe di un sensore a ultrasuoni, di ultima tecnologia e probabilmente di grandi dimensioni, sviluppato da GIS e Qualcomm. Il Touch ID, quindi, potrebbe tornare a breve in versione “ad alte prestazioni“ sfruttando le ultime tecnologie disponibili. E affiancherebbe, ma non sostituirebbe, il Face ID. In questo modo Apple darebbe anche una seconda opzione di sblocco biometrico a chi non vuole che il proprio volto sia registrato dal device. Secondo quanto riportato da United Daily News, inoltre, Apple e GIS starebbero trattando anche la fornitura di pannelli Mini LED per i prossimi tablet iPad.
iPhone con Touch ID, grazie a GIS e a Qualcomm
Gli ultimi report provenienti dall’Asia sembrano confermare quanto scrive il giornale di Taiwan: Apple avrebbe intenzione di acquistare i sensori d’impronta a ultrasuoni da Qualcomm che, però, a sua volta sarebbe in contatto con GIS. L’incontro Apple-GIS, quindi, sarebbe servito per assicurarsi che la catena dei fornitori è pronta al ritorno del Touch ID. Qualcomm collabora da tempo con GIS ed è già fornitore di Samsung per i sensori del Galaxy S10 e Galaxy Note 10, ma quelli che verranno integrati negli iPhone 2020 saranno più evoluti. Qualcomm ha appena presentato il nuovo sensore 3D Sonic Max, molto più grande dei sensori normali: ha una dimensione di 2 centimetri per tre.
iPad con schermo Mini LED?
La seconda indiscrezione pubblicata da United Daily News è quella relativa alla presunta trattativa Apple-GIS per la fornitura di schermi Mini LED, tecnologia in cui GIS si è buttata recentemente. Si tratta di una evoluzione della tecnologia QLED, quindi più simile all’LCD che all’OLED. Secondo alcuni specialisti del settore offrirebbe una qualità d’immagine e una luminosità nettamente superiore a quelle permesse dagli schermi OLED. In passato GIS ha già fornito schermi ad Apple per gli iPad e non è escluso che una delle prossime versioni del tablet di Cupertino possa avere uno schermo Mini LED. L’unico dubbio deriva, ancora una volta, dall’eventuale sensore d’impronta: quelli ultrasonici funzionano solo sotto i pannelli OLED.