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La Casa di Carta: le parole dei protagonisti al Trio Medusa

Gli interpreti di Arturo, Berlino e Manila, ospiti nel programma radio del Trio Medusa, hanno parlato del finale de La casa di carta: ecco le loro rivelazioni

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la casa di carta Fonte foto: Web

I prossimi cinque episodi de La casa di carta usciranno venerdì, 3 dicembre 2021 su Netflix mettendo, così, la parola “fine” a una delle serie tv più popolari degli ultimi anni. Per celebrare il capitolo conclusivo gli attori stanno partecipando a numerosi programmi radio e tv, un’occasione d’oro per salutare i fan e fare alcune rivelazioni sullo show.

Alcuni interpreti sono stati invitati anche nel programma radiofonico condotto dal Trio Medusa su Radio Deejay e si sono divertiti a raccontare alcuni aneddoti legati al set e fare alcune interessanti dichiarazioni sul capitolo conclusivo della serie tv spagnola. Nello specifico, il Trio ha ospitato Pedro Alonso, che interpreta Berlino, Enrique Arce (Arturito) e Belén Cuesta (Manila). Sono arrivati a Roma per presentare le ultime puntate e per partecipare ad alcuni eventi ideali anche per omaggiare i fan italiani, tanto cari alla produzione. Ecco cosa hanno detto ai microfoni della radio.

Il successo de La casa di carta: parola ad Enrique Arce

Tra gli ospiti del Trio Medusa c’era anche l’odiatissimo Arturito, che nella serie interpreta uno dei principali rivali della banda guidata dal Professore. Nella realtà, il suo nome è Enrique Arce ed è un famoso attore spagnolo. Proprio lui è intervenuto spiegando il successo de La casa di carta. Secondo l’attore è dovuto ad un perfetto miscuglio di generi, in particolare la telenovela sudamericana e il genere heist americano. In poche parole, la popolarità è dovuta ad un geniale mix di azione e telenovela.

Berlino: un personaggio indimenticabile

Anche Pedro Alonso ha parlato del “suo” Berlino. Il personaggio, nonostante sia morto nel La casa di carta – Parte 2, ha un ruolo chiave per tutta la serie ed è uno dei più amati dal pubblico.

Secondo Alonso, il suo personaggio ha tante qualità, prima tra tutte quella di rompere ogni schema: è tenero ed allo stesso tempo senza scrupoli, si fa odiare facilmente ma ad un certo punto si sacrifica per tutta la sua squadra. Senza contare che ha avuto un ruolo chiave nella progettazione delle rapine ed è legatissimo al Professore.

Alonso ha sottolineato come Berlino sia l’emblema del personaggio tv contemporaneo: non è cattivo, ma neanche buono, non è un eroe, ma non è neanche il cattivo per eccellenza. Ormai anche i personaggi delle serie non hanno più contorni netti e ciò li rende molto interessanti e imprevedibili.

Alonso è così legato al suo ruolo e all’intero show spagnolo che l’ultimo giorno si è lasciato andare ad un pianto liberatorio e nostalgico.

La casa di carta: vietati gli spoiler

Belén Cuesta ha parlato degli spoiler che sono vietatissimi. Infatti, fin dalla prima stagione qualsiasi anticipazione de La casa di carta viene riportata subito su magazine, social e altri canali. Quindi la produzione è sempre stata molto attenta ad evitare fughe di notizie.

L’attrice ha detto che lasciarsi sfuggire uno spoiler è pericolosissimo, anche perché si paga addirittura una penale. Ha anche aggiunto che la serie tv le mancherà moltissimo, tranne alcuni dettagli: “Non mi mancherà il dolore fisico, perché è una serie che richiede molta azione, ci siamo fatti delle ferite. Non mi mancherà nemmeno la maschera di Dalì: fa male, si inchioda al viso. Ma mi mancheranno tutte le persone

Infine, non è mancato un chiaro riferimento a Bella Ciao” canzone emblematica de La casa di carta, ripresa proprio dalla tradizione italiana. Gli attori hanno rivelato che è stata scelta da Javier Gómez Santander, uno degli autori della serie.

Mentre scriveva una parte della seconda stagione e ascoltava musica, la sua playlist ha iniziato a suonare Bella Ciao e proprio in quel momento ha pensato fossa una canzone perfetta per La casa di carta, ha deciso così di inserirla in copione.