Libero
SCIENZA

La Nasa ha scoperto come è fatto il cuore di Marte

Le evidenze raccolte grazie al lander InSight e pubblicate in tre studi su Science. La NASA ha scoperto come è fatto il cuore di Marte.

La Nasa ha scoperto come è fatto il cuore di Marte Fonte foto: ANSA

Il sismometro del lander stazionario spaziale InSight, della NASA, ha rivelato per la prima volta alcuni dettagli sulla profondità e la composizione della crosta, del mantello e del nucleo del pianeta Marte.

Le informazioni raccolte dal veicolo sono state la base per tre studi pubblicati sulla rivista scientifica Science. La scoperta più interessante riguarda il centro di Marte, che potrebbe essere fuso. Rispetto alla Terra, sarebbe una novità. Il nucleo esterno della nostra casa comune è infatti fuso, mentre nucleo interno è solido.

Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della NASA, che guida la missione InSight, ha dichiarato che “le informazioni contenute in questi documenti sono ciò che speravamo di ottenere”, quando “dieci anni fa”, si è deciso di mettere in piedi il progetto. I tre studi quindi “rappresentano il culmine di tutto il lavoro e delle preoccupazioni dell’ultimo decennio“.

Come il lander InSight ha analizzato il centro di Marte

Ma come siamo riusciti a dedurre la struttura interna di Marte senza scavare? Il sismografo di InSight è in grado di intercettare le onde sismiche dei terremoti che si verificano a centinaia di migliaia di chilometri di distanza sul quarto pianeta del Sistema Solare.

Nelle fasi di ricerca, sono state raccolte informazioni su 733 terremoti distinti di cui 35, compresi tra una magnitudo di 3.0 e 4.0, hanno fornito i dati per i tre articoli. Le onde sismiche, infatti, variano in forma e velocità, a seconda dei materiali all’interno dei quali si propagano.

Sulla base delle evidenze raccolte, si è scoperto che la crosta di Marte è più sottile del previsto, inoltre potrebbe avere due o tre sottostrati. Si estende fino a 20 chilometri – se ci sono due sottolivelli – o 37 chilometri – se ce ne sono tre. Sotto la crosta c’è il mantello, spesso 1.560 chilometri, quindi il nucleo, che ha un raggio 1.830 chilometri e si trova esattamente al centro del Pianeta Rosso.

Perché sono importanti le ultime scoperte sul Pianeta Rosso

La formazione di questa struttura risale a decine di milioni di anni fa e può aiutare a migliorare la comprensione di come si sono formati tutti i pianeti rocciosi, incluso quello sul quale abitiamo.

“Gli scienziati hanno impiegato centinaia di anni per misurare il nucleo della Terra; dopo le missioni Apollo, ci sono voluti 40 anni per misurare il nucleo della Luna. InSight ha impiegato solo due anni per misurare il nucleo di Marte”, ha affermato Simon Stähler dell’università ETH di Zurigo, tra gli autori degli studi.

Le ricerche su Marte vanno avanti a ritmo assai sostenuto. Sul pianeta “dirimpettaio” sono state osservate strane aurore. Per capirne l’importanza, è utile conoscere la storia dell’ammartaggio.

Giuseppe Giordano