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L'intelligenza artificiale predice gli infarti con facilità

Un studio inglese ha dimostrato come il machine learning è in grado di anticipare molte malattie cardiache che affliggono milioni di persone

L'intelligenza artificiale predice gli infarti con facilità Fonte foto: Shutterstock

Una della cause di morte improvvisa, e in alcuni casi anche silente, è l’infarto. Nel corso degli anni la medicina ha comunque fatto passi da giganti, nel tentativo di individuare l’insorgere delle malattie cardiache con molto anticipo. Come nel caso della ricerca condotta dall’Università di Nottingham.

L’istituto accademico inglese, infatti, ha messo a punto uno studio di prevenzione basato sull’intelligenza artificiale che supera alcuni dei limiti presenti nelle attuali tecniche di analisi. In medicina, per valutare il rischio di sviluppare una malattia cardiaca, si ricorre ad alcuni criteri standard: sesso, età, fumo, il livello del colesterolo totale, il colesterolo HDL, il diabete e la pressione sanguigna. Secondo gli scienziati che hanno sviluppato l’indagine, questi modelli non sempre sono in grado di prevenire un’insufficienza del cuore. Un aiuto potrebbe arrivare dall’impiego del machine learning, ossia dall’apprendimento avanzato.

Lo studio salva-infarto

L’idea di partenza ruota attorno alla possibilità di minimizzare gli errori umani, analizzando con maggiore precisione una serie di dati riguardo allo stato di salute delle persone e utilizzando alcuni algoritmi intelligenti. Lo studio, durato 10 anni, ha affidato al machine learning il compito di monitorare e prevedere l’insorgere nel tempo di malattie cardiovascolari, identificate in medicina con l’acronimo di CVD (cardiovascular disease), in soggetti all’apparenza in salute. La ricerca è stata condotta su più di 378 mila pazienti dall’età tra 30 e 84 anni: 259 mila sono stati utilizzati per addestrare gli algoritmi, mentre il resto dei partecipanti è servito per convalidare le macchine.

Il machine learning predice molte malattie cardiache

Nel corso dello studio, cominciato il primo gennaio 2005 e terminato il primo gennaio 2015, gli scienziati sono stati in grado di individuare 25 mila malattie cardiovascolari, alcune di esse potenzialmente mortali. Il 75% delle patologie sono state predette con accuratezza dagli algoritmi di machine learning. E c’è di più. Le macchine hanno individuato, rispetto ai medici, 355 pazienti in più affetti da disturbi cardiovascolari.