Libero
SCIENZA

Mai vista una così grande in Europa: la scoperta da record

I resti fossili individuati nei Pirenei hanno permesso ai paleontologi di parlare della scoperta della tartaruga marina più grande d'Europa

Tartaruga marina Fonte foto: 123RF

Come amava ripetere il poeta Khalil Gibran, la tartaruga potrebbe raccontare, delle strade, più di quanto non potrebbero le lepri. Chissà cosa avrebbe potuto “dire”, allora, l’esemplare di cui sono appena stati ritrovati i resti fossili: si tratta della tartaruga marina più grande in assoluto mai scoperta in tutto il continente europeo, un record ragguardevole.

I dettagli dell’incredibile novità scientifica sono stati resi noti in uno studio, poi pubblicato sulla rivista specializzata “Scientific Reports”. Il merito è di alcuni ricercatori spagnoli, per la precisione dell’Istituto Catalano di Paleontologia dell’Università Autonoma di Barcellona.

La lunghezza incredibile della tartaruga

In effetti, i fossili hanno fatto “parlare” una tartaruga marina gigantesca e soprattutto bizzarra. La testuggine ritrovata sarebbe vissuta la bellezza di 83 milioni di anni fa, per la precisione nel Campaniano (una delle epoche del Cretacico). È una nuova specie a tutti gli effetti, ribattezzata con un nome scientifico piuttosto complicato, Leviathanochelys aenigmatica, e soprattutto dalle dimensioni eccezionali. In particolare, si è stimato come la lunghezza potesse sfiorare i 4 metri, un po’ come avere a che fare oggi con un’autovettura, ma qui stiamo parlando di una tartaruga gigante, la più grande mai vista probabilmente. In realtà gli esperti sono rimasti sorpresi ma anche spiazzati dalla scoperta e il motivo dello stupore è presto detto.

I resti fossili di questa tartaruga marina gigantesca (qui le immagini, e il link diretto allo studio) sono stati trovati nei Pirenei che  sono proprio una zona tipica per ritrovamenti del genere, ma non se si pensa alle dimensioni ragguardevoli. Della Leviathanochelys aenigmatica, inoltre, si conosce soltanto una porzione del suo carapace, oltre al bacino, due dettagli che hanno permesso di arrivare alla misura di 3,7 metri complessivi. In Europa non è mai esistita una testuggine così grande, mentre per quel che riguarda l’intero pianeta, la nuova specie è seconda soltanto all’Archelon dell’America settentrionale (4 metri e mezzo). I paleontologi sono arrivati ad altre conclusioni interessanti.

Le capacità natatorie della tartaruga

La tartaruga più grande in assoluto del vecchio continente dovrebbe essere un’antenata della attuale famiglia dei Chelonioidea, vale a dire il gruppo che ricomprende tutte le tartarughe marine. L’identificazione con una specie nuova di zecca è stata facilitata dalla presenza di alcune strane protuberanze che l’animale preistorico aveva nella parte più alta del bacino, qualcosa di unico e mai visto prima. Tra l’altro, sembra anche che la testuggine di cui si sta parlando fosse capace di raggiungere profondità marine di non poco conto. A dire il vero, la scoperta paleontologica è già datata, ma per le conclusioni ufficiali sono serviti diversi anni.

La Leviathanochelys aenigmatica e i suoi resti fossili sono stati individuati per la prima volta nell’estate del 2016. Lo studio preliminare ha permesso di accertare alcune caratteristiche peculiari, poi le analisi sono proseguite fino all’annuncio ufficiale nello studio pubblicato nella rivista scientifica recentemente. La zona dei Pirenei in cui è stato effettuato il ritrovamento è nota per scoperte di questo tipo e grazie alla gigantesca tartaruga marina avrà ancora più lustro per quel che riguarda le ricerche legate ai dinosauri. In attesa di nuovi aggiornamenti, questo animale può godersi il suo primato continentale che non sarà semplice battere.