Un oggetto misterioso si muove a 1,6 milioni di chilometri orari nello Spazio: cosa sappiamo
La scoperta di un oggetto misterioso nello Spazio che viaggia a 1,6 milioni di chilometri orari e le ipotesi degli studiosi sul caso
C’è un oggetto misterioso nello Spazio, o meglio nella nostra galassia, che sta sfrecciando una velocità incredibile: circa 1,6 milioni di chilometri orari.
Gli scienziati stanno cercando di comprendere la natura di questo enigmatico corpo celeste, identificato come CWISE J1249. Al momento si trova a circa 400 anni luce dalla Terra e la sua velocità è talmente elevata che potrebbe addirittura allontanarsi completamente dalla Via Lattea.
Cosa sappiamo sull’oggetto misterioso nella Galassia
Quello in questione è un oggetto tanto oscuro quanto affascinante, anche per le sue dimensioni: con una massa pari all’8% di quella del Sole, CWISE J1249 è molto più grande della Terra, di circa 30.000 volte.
Proprio queste sue proporzioni, come affermano gli esperti, fanno escludere che possa trattarsi di una sonda spaziale. Secondo il dottor Darren Baskill, astronomo dell’Università del Sussex, l’oggetto sembra collocarsi a metà strada tra una stella e un pianeta, sebbene egli stesso affermi che stelle in grado di muoversi a velocità così elevate sono estremamente rare, cioè soltanto una o due stelle su mille.
Nonostante CWISE J1249 si stia muovendo a una frazione minima della velocità della luce (circa lo 0,001%), potrebbe comunque sfuggire all’attrazione gravitazionale della Via Lattea, viaggiando nello spazio intergalattico. Per dare un’idea del dinamismo, l’oggetto si muove 2,6 volte più velocemente della sonda spaziale più rapida mai lanciata dall’uomo, ovvero la sonda Parker, che nel 2024 ha orbitato attorno al Sole.
La scoperta di questo corpo celeste eccezionale è stata possibile grazie al progetto della NASA Backyard Worlds: Planet 9, un’iniziativa che coinvolge volontari dilettanti, detti “citizen scientists”, nella ricerca di possibili tracce del Pianeta 9, un presunto nono pianeta del Sistema Solare. Il progetto è nato perché la mole d’immagini catturate dal telescopio spaziale Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) è talmente vasta che richiede un supporto esterno per essere analizzata in modo efficiente.
Tre volontari in particolare, Martin Kabatnik, Thomas P. Bickle e Dan Caselden, hanno individuato CWISE J1249 setacciando le tracce raccolte da Wise. Kabatnik si è detto davvero emozionato per la scoperta, inedita fino adesso alla comunità scientifica: la ricerca che conferma l’esistenza di CWISE J1249 è attualmente in fase di revisione e sarà pubblicata su The Astrophysical Journal Letters.
Altre ipotesi
Gli scienziati dell’Università della California coinvolti nello studio, suggeriscono che potrebbe trattarsi di una nana bruna, un tipo di stella più massiccia di un pianeta ma, al contempo, troppo piccola per innescare la fusione nel proprio nucleo.
Tuttavia, la composizione dell’oggetto è alquanto insolita: sembra contenere una quantità di ferro e altri metalli significativamente inferiore rispetto a quella delle stelle o delle nane brune conosciute. Un dettaglio che ha portato i ricercatori a ipotizzare che potrebbe trattarsi di una delle prime stelle formatesi nella nostra Galassia.
Un’altra teoria propone che CWISE J1249 sia il residuo di un sistema binario disgregato: si pensa che la sua compagna, una nana bianca, sia esplosa in una supernova.
Un’altra spiegazione possibile, avanzata dal professor Baskill, è che l’oggetto sia stato lanciato a velocità così elevate attraverso un processo noto come “fionda gravitazionale“. Questo fenomeno avviene quando un corpo celeste cade verso un altro oggetto massiccio e sfugge alla sua attrazione gravitazionale, finendo per essere accelerato a velocità estreme. Si tratta della stessa tecnica utilizzata dalle sonde spaziali per guadagnare velocità e raggiungere regioni lontane del Sistema Solare. Secondo questa teoria, CWISE J1249 potrebbe aver avuto origine dal denso centro della nostra galassia, dove avrebbe interagito con una stella vicina, mancandola e venendo proiettato nello spazio a velocità vertiginose.
Insomma, tutte le ipotesi sono ancora in fase di sviluppo e soltanto nuove osservazioni potranno forse fornire una risposta definitiva sulla natura e l’origine dell’oggetto misterioso nello Spazio. Tuttavia resta uno dei fenomeni recenti più intriganti mai osservati nella Galassia.