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Netflix crolla in borsa: cosa cambia per gli utenti

Un micro-calo degli utenti ha scatenato un pandemonio in borsa: ecco costa sta succedendo alle azioni Netflix, perché e cosa si devono aspettare gli utenti italiani per il futuro

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Una perdita di meno dello 0,1% sul totale degli utenti, che non sposta di una virgola la piattaforma di streaming, ancora saldamente sul primo gradino del podio globale, ma che ha causato un vero e proprio terremoto in borsa a Wall Street: dopo l’annuncio dello storico (perché primo nella storia) calo di utenti di Netflix la piattaforma ha perso quasi il 40% del suo valore di mercato, dalla notte al giorno e senza altri motivi.

Eppure, a guardare i numeri e basta, non è cambiato quasi nulla: Netflix ha perso circa 200 mila utenti, ma su 222 milioni. A livello assoluto è una percentuale da prefisso telefonico, che non dovrebbe spaventare proprio nessuno, ma a Wall Street questo micro-calo di utenti è un crollo, un pessimo segnale e, soprattutto, molti temono che sia il primo segnale, che altri ne arriveranno. Il problema, infatti, è che da quando ha iniziato a distribuire contenuti in streaming, nell’ormai lontanissimo 2008, Netflix non si è mai fermata e ha sempre aumentato il numero dei propri utenti, di trimestre in trimestre. Tanto che oggi Netflix è disponibile ovunque ci sia Internet, tranne quattro Paesi dove è assente per ragioni politiche e non tecniche: Cina, Siria, Corea del Nord e Russia.

Cosa farà Netflix

A far male alle azioni di Netflix è l’incertezza sul futuro dell’azienda: cosa farà la piattaforma di streaming nei prossimi mesi e anni? Continuerà a perdere utenti o tornerà a guadagnarne? Cosa cambierà per questi utenti?

Nessuno ha la palla di vetro, ma i segnali li vedono tutti: in USA e Canada Netflix ha recentemente aumentato il costo degli abbonamenti, in Sud America sta sperimentando degli abbonamenti a prezzo maggiorato, ma che permettono di condividere l’account con altri, in Europa (italia inclusa) sta tentando di bloccare le connessioni provenienti proprio da account condivisi.

Account, condivisi. Sono le due parole che la stessa Netflix mette al centro della sua strategia e che cercherà di far sparire nei prossimi anni. Una cosa che gli utenti possono aspettarsi, quindi, è una forte stretta proprio sulla condivisione degli account: dare la propria password Netflix al vicino di casa e fare a metà a fine mese non sarà più possibile, è solo questione di tempo.

Netflix e i videogiochi

Netflix, però, sta anche cercando di diversificare le proprie entrate: da qualche mese ci sta provando con i videogiochi. Il progetto è ancora agli albori e non è neanche tecnicamente pronto (per usare i giochi è necessario passare dal Play Store o dall’App Store), e i titoli disponibili sono ancora pochissimi.

Ma Netflix è convinta che quello del gaming possa diventare un filone d’oro interessantissimo da minare e ci sta investendo. Il tempo le (e ci) dirà se si tratta di investimenti proficui o di un buco nell’acqua.

Netflix e le altre

Lo ripetiamo: il calo degli utenti di Netflix, in altri tempi e in altre situazioni, non avrebbe preoccupato nessuno. La piattaforma di Reed Hastings, infatti, resta ancora saldamente al primo posto, sul gradino più alto del podio delle aziende di streaming di livello globale. E’ ancora Netflix, infatti, la piattaforma con più utenti di tutti:

  1. Netflix: 222 Mln
  2. Disney+: 130 Mln
  3. Prime Video: 117 Mln
  4. HBO Max: 77 Mln

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