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SCIENZA

Non si vedeva da quasi 20 anni ma è tornato: l'avvistamento inaspettato

Lo hanno avvistato per puro caso mentre si aggirava all'interno di un Parco Nazionale: questo grande felino non si vedeva dal 2004 ed era creduto estinto

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Se ritrovare qualcosa che si riteneva essere perduto è già di per sé appagante anche nel quotidiano, immaginate cosa può significare se a essere ritrovato è un essere vivente, perfettamente in salute, che era stato reputato estinto. Nel caso ve lo steste chiedendo, sì, è proprio quello che è accaduto in Camerun, dove dopo quasi 20 anni è stato avvistato un animale che la comunità scientifica aveva ormai depennato dalla lista di quelli esistenti nella fauna locale.

E no, non si tratta di un piccolo animale. A essere stato immortalato, in tutta la sua fierezza, è stato un grande felino, il più maestoso di tutti: un leone. Anzi, a voler essere proprio precisi, alcune telecamere notturne hanno catturato l’immagine di una leonessa, scattante e perfettamente a suo agio in mezzo alla natura.

L’avvistamento del grande animale

Era una notte di febbraio quando lo staff del Parco Nazionale di Sena Oura, una vera e propria oasi verde incastonata nel cuore del Ciad, si è trovato davanti a qualcosa di davvero inatteso. Le telecamere a circuito chiuso hanno registrato i movimenti di un animale di grandi dimensioni che, con molta calma, si stava avvicinando a una raduna riparata e caratterizzata da una serie di arbusti intricati.

Gli addetti al controllo hanno dovuto guardare più volte le immagini per capire che non era né uno scherzo né un sogno: l’animale, che cercava evidentemente un posto dove riposare, era proprio una leonessa, muscolosa e in salute, perfettamente a suo agio. Lo staff ha subito contattato i responsabili del Parco Nazionale e per tutti è stato un momento di grande stupore: grandi felini del genere, infatti, non si vedevano in Camerun dal 2004.

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L’estinzione e gli studi sulle immagini

Come abbiamo accennato, per gli etologi e in generale per la comunità scientifica, i leoni fanno parte degli animali estinti in Camerun. Moltissimi scienziati concordavano che in questa specifica parte dell’Africa Centrale non ci fossero più i presupposti per la sopravvivenza e la proliferazione della specie e, in effetti, non si erano più registrati avvistamenti dai primi Duemila, quando furono ritrovati i resti dell’ultimo esemplare di sesso maschile.

Dopo aver visto il filmato, il governo del Ciad ha contattato gli esperti della Wildlife Conservation Society, fondazione statunitense con sede a New York che studia e tutela la vita animale, per porre una domanda essenziale: la leonessa è l’unica della sua specie? Gli esperti, dopo aver analizzato in maniera più che puntigliosa le immagini e averle riviste più e più volte, hanno dato il loro parere «considerando lo stato eccellente e sano della leonessa, che dovrebbe avere circa cinque anni, no: non è possibile che sia sola».

Un obiettivo: la protezione dei grandi felini

Il filmato della leonessa, come già accennato, è stato registrato a febbraio ma è stato divulgato solo adesso per una questione di sicurezza e perché finora il materiale è stato oggetto di studi. «Siamo sicuri che non sia sola – ha detto negli scorsi giorni alla stampa Luke Hunter, direttore del Big Cat Program della Wildlife Conservation Society – e questo è tanto un bene quanto un male. È un bene per la vita di questi grandi felini, ma significa che il pericolo bracconaggio è dietro l’angolo».

«Le leonesse sono centrali in qualsiasi branco di leoni e per attitudine non sono delle vagabonde: si stanziano in aree che mettono a disposizione una buona varietà di prede per essere sicure di nutrirsi e di nutrire i loro cuccioli, allevandoli in sicurezza. Adesso, l’area del Parco Nazionale di Sena Oura va doppiamente tutelata per far sì che questa scintilla di vita non si esaurisca rapidamente: ci sono meno di 1.000 leoni del nord nell’Africa occidentale e centrale, e sono particolarmente in pericolo e preziosi».

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