Nothing Phone (2) sarà un altro medio?
Il nuovo modello debutterà nel 2023 e arriverà anche sul mercato statunitense : a confermarlo è il CEO Carl Pei in persona

Nothing Phone (1), il famoso smartphone con la cover trasparente che mostra i 972 LED all’interno della scocca, avrà presto un successore. A confermare tutto questo è stato il CEO di Nothing Carl Pei, che in un’intervista al sito Inverse ha confermato che presto verrà presentato il Nothing Phone (2) e che questo secondo telefono, a differenza del primo, avrà una grande distribuzione anche sul mercato statunitense.
Il primo Nothing Phone era un telefono di fascia media, ma fatto molto bene, e tutti ora si chiedono se anche il secondo lo sarà o se Pei abbia intenzione di alzare l’asticella, costruendo un vero top di gamma. La risposta, come spesso sono le risposte di Carl Pei, non è molto chiara ma una cosa è certa: Nothing punta al mercato premium.
Nothing Phone (2) punterà sul design
Dopo il successo ottenuto dal primo modello, che come ricordato in precedenza si era fatto notare per lo chassis trasparente e per i LED sul retro, ora i tempi sono maturi per un nuovo modello: il Nothing Phone (2).
Il CEO spiega che negli Stati Uniti gli utenti sono annoiati dal design degli attuali smartphone Android, ormai tutti un po’ uguali. Da questa affermazione si può intuire che il nuovo Nothing Phone 2 sarà ancora incentrato sullo stile più che sulle prestazioni.
A dire il vero però Carl Pei ammette che l’azienda sta comunque pensato di proporre un prodotto “più premium“, per cercare di andare in diretta concorrenza con i top brand del mercato Android, quali Samsung e Google.
Ma Per non parla mai esplicitamente di chip come il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 o di grandi dotazioni di memoria, né di fotocamere ad altissima risoluzione, né di display ad altissima luminosità. Il dubbio che il Nothing Phone (2) sarà un altro telefono di fascia media, quindi, è più che lecito.
Nothing Phone (2), priorità al software
Come per il primo modello, anche il futuro Nothing Phone (2) sarà basato su Android ma avrà un’interfaccia utente proprietaria, chiamata Nothing OS. Ma se la prima versione di questa interfaccia era stata sviluppata da un’azienda esterna, quella che vedremo girare su Nothing Phone (2) sarà totalmente sviluppata in casa da un nuovo team che vede impegnate già quasi 100 persone.
La caratterisctica di Nothing OS era la sua stretta integrazione con l’hardware del telefono, in particolare con il sistema di luci a LED chiamato Glyph, che trasforma in segnali luminosi le notifiche delle app e del sistema operativo.
E’ chiaro che se Nothing apporterà modifiche e miglioramenti all’hardware e a Glyph, allora anche l’interfaccia utente offrirà nuove possibilità all’utente. Proprio la stretta integrazione tra hardware e software, come ha confermato lo stesso Pei, è al centro del concetto di “premium” che ritroveremo anche su Nothing Phone (2).