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C’è un nuovo oggetto celeste nel cielo: la scoperta tutta italiana

Un giovanissimo italiano appassionato di scienza è riuscito a scoprire una nuova stella che sorge a 1500 anni luce dal nostro pianeta

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Una nuova stella Fonte foto: ESO

Secondo la matematica, il numero 16 può essere definito “potente”, e questo aggettivo oggi calza a pennello per descrivere la scoperta di una nuova stella fatta da un ragazzo, italiano, che di anni ne ha proprio sedici, salito alla ribalta grazie a una intuizione incredibile.

Si sta parlando di un giovane vicentino, Lorenzo Sassaro, che ha una passione sconfinata nei confronti della scienza. Oltre a frequentare il liceo scientifico, è socio dell’Osservatorio Astronomico di Marana di Crespadoro (per l’appunto in provincia di Vicenza). Guai però a chiamare questa sua passione un semplice hobby.

Una nuova stella a 1500 anni luce dalla Terra

Sassaro ha infatti individuato per la prima volta in assoluto MarSec2_V2, il nome che è stato affibbiato a una nuova stella che si trova nella costellazione della Carena. Quest’ultima è situata lungo il bordo meridionale della Via Lattea australe e non può non essere notata nei cieli del Sud. L’oggetto celeste che ha reso il sedicenne famosissimo in tutto il mondo sorge a poco meno di 1500 anni luce dal nostro pianeta. Ma come ci è riuscito esattamente? Il racconto fatto dal giovanissimo astronomo in erba è finito su diversi giornali, con i dettagli più interessanti che riguardano un momento tanto emozionante.

La nuova stella di cui si sta parlando è stata notata da Sassaro direttamente da casa, poco prima di Natale, una sorta di regalo anticipato dunque per chi non riesce proprio a rinunciare all’osservazione del cielo. Ma la scoperta, in realtà, è la conseguenza di un lavoro iniziato la scorsa estate, quando l’osservatorio vicentino ha coinvolto il ragazzo in uno studio approfondito dei cieli meridionali. Gli impegni con la scuola non hanno permesso al 16enne di essere sempre presente presso la struttura, dunque ha avuto l’autorizzazione a perlustrare le stelle da casa. L’analisi dei vari oggetti celesti è proseguita ogni sera per due mesi circa, prima del grande momento.

Le caratteristiche della nuova stella

Il Variable Star Index dell’Aavso (American Association Variable Stars Observers) ha già provveduto a identificare la nuova stelle come variabile, cioè una di quelle la cui luminosità apparente tende a cambiare nel tempo. La temperatura massima sfiora gli 11mila gradi, con la luminosità già menzionata che varia nel corso di un giorno e mezzo. Per la scoperta, inoltre, sono state fondamentali le informazioni raccolte da telescopi e satelliti, incrociati con altri database per ufficializzare la novità stellare. Il nome così particolare dell’oggetto celeste, poi, si spiega molto semplicemente.

MarSec2_V2 si chiama in questa maniera per via dell’osservatorio del Vicentino, il Marana Space Explorer Center, il MarSec per l’appunto. Tornando a parlare della costellazione della Carena, può essere individuata nel cielo senza problemi grazie a una stella brillantissima, Canopo. Si tratta di una supergigante gialla, la cui luminosità è inferiore soltanto a quella di Sirio. C’è comunque da dire che il lavoro di Lorenzo Sassaro è stato encomiabile: non ha ancora deciso se lavorerà effettivamente come astronomo da grande (come è facile intuire alla sua età), ma con queste premesse partirebbe di sicuro avvantaggiato.

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