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È una specie unica nel suo genere, ma potrebbe scomparire: ecco perché

Una specie unica nel suo genere diffusa tra Asia e Africa purtroppo rischia di scomparire per sempre. Ed è tutta colpa dell'uomo.

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Sensibilizzare la popolazione alla salvaguardia della fauna selvatica è uno dei punti cruciali di numerose campagne ambientaliste che mirano a coinvolgere anche le istituzioni locali. Ma c’è un animale particolare e unico nel suo genere che continua a essere in pericolo, come descrive uno studio recente pubblicato sulla rivista Nature Conservation che si concentra in particolare sulla situazione di una specie che vive in Asia. Il pangolino potrebbe scomparire per sempre e, purtroppo, ne siamo responsabili.

Perché il pangolino rischia di scomparire

Il pangolino non è un animale comune in Europa, anche se abbiamo testimonianza di antichi fossili rinvenuti proprio nel Vecchio Continente. Attualmente ne esistono otto specie divise principalmente tra Asia meridionale e sud orientale e Africa, tutte caratterizzate da un dettaglio che le rende inconfondibili: sono animali ricoperti da una rigida corazza a scaglie spesse, che formano una vera e propria armatura. Ciò consente a questi mammiferi insettivori, che si nutrono principalmente di termiti e formiche, di difendersi anche dai predatori più aggressivi.

Alla luce di tutto ciò, si potrebbe pensare che il pangolino abbia una sorta di lasciapassare per l’immortalità (o giù di lì). Eppure non è affatto così. La notizia non è nuova ma un nuovo studio pubblicato su Nature Conservation fa luce su un problema che sta diventando via via sempre più serio: non sono i grandi e temibili predatori selvatici a minacciare l’esistenza del pangolino, bensì l’uomo.

La dottoressa Yifu Wang, ricercatrice post-dottorato presso l’Università di Hong Kong e autrice dello studio, ha descritto nel dettaglio come negli ultimi anni sia aumentata la disponibilità di carni e scaglie di pangolino in Cina, concentrandosi su ospedali e farmacie nelle province di Henan e Hainan. Un fatto strano vi direte, ma strettamente legato alla medicina tradizionale cinese che sfrutta le proprietà terapeutiche delle scaglie (mai comprovate dalla comunità scientifica), inserendole in alcune preparazioni farmaceutiche. Tutto ciò nonostante le autorità abbiano ufficialmente rimosso il pangolino dalla lista della TCM (Traditional Chinese Medicine).

Il problema evidenziato dalla dottoressa Wang, però, fa luce su una tendenza che potrebbe mettere seriamente a rischio l’esistenza della specie: la domanda di questi prodotti sta superando l’offerta, alimentando un commercio illegale senza controllo. Non è un caso che il livello di protezione del pangolino in Cina sia salito dalla seconda alla prima classe, come deciso dalla China’s National Forestry and Grassland Administration. Praticamente lo stesso livello di rischio di estinzione del panda.

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Giornata Mondiale del pangolino

L’estinzione del pangolino non è un rischio circoscritto alla Cina, ma un problema che riguarda tutte le otto specie attualmente esistenti e già sollevato dalla CITES – Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, che ne ha vietato il commercio a livello internazionale. In alcuni Paesi africani, come il Botswana, il bracconaggio di pangolini è all’ordine del giorno per via della sua carne, considerata prelibata.

Eppure, nonostante il divieto entrato in vigore nel 2017, “ogni cinque minuti un pangolino viene catturato in natura per il commercio illegale”, secondo l’organizzazione no-profit Pangolin Specialist Group.

Sono tanti gli enti e le associazioni che stanno provando a dare un contributo attivo alla causa. Il pangolino non è soltanto un animale “strano”, come in molti lo definiscono, ma importante per l’ecosistema essendo uno dei maggiori consumatori di insetti del mondo: questo piccolo cavaliere dalla dura corazza si nutre di 70 milioni di individui all’anno, contribuendo a tenerne sotto controllo le popolazioni.

Tra le campagne di sensibilizzazione occupa un posto speciale l’istituzione della Giornata Mondiale del pangolino, che si celebra ogni terzo sabato del mese di febbraio. Ma è in Thailandia che è stato avviato un progetto inedito: per la prima volta dei cani sono stati addestrati appositamente per rilevare e proteggere i pangolini e per lavorare a stretto contatto con il team di esperti dell’organizzazione benefica per la conservazione ZSL.

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