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Perché il capo di Instagram dice che Android è meglio di iOS

Un commento pubblicato strategicamente su Threads da Adam Mosseri sta scuotendo il mondo dei social: Android è veramente diventato meglio di iOS, o il CEO di Instagram lo ha detto con un secondo fine?

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adam mosseri Fonte foto: Threads

Meglio iPhone o Android? Questa domanda scatena le tifoserie da circa 15 anni e, chiaramente, non c’è una risposta giusta per tutti: alcuni preferiscono il sistema operativo iOS di Apple, altri quello Android di Google. Ma da quasi 13 anni c’è un’app che, a detta di tutti, è molto più comoda da usare su iOS che su Android: stiamo parlando di Instagram.

Sorprende, per questo, che il CEO di Instagram Adam Mosseri abbia dichiarato in pubblico, su Threads (la nuova app sviluppata proprio dal team di Instagram), che “Android ora è meglio di iOS“. E’ impazzito? Ha cambiato improvvisamente idea? Android ha realmente superato iOS, oppure c’è un altro motivo che spinge Adam Mosseri a dirlo?

Mosseri: Android meglio di iOS

Per trovare una risposta (ma in realtà ne troveremo più di una), dobbiamo contestualizzare le parole di Mosseri. Il CEO di Instagram, infatti, ha scritto quella frase in una risposta ad un thread del famoso YouTuber Marques Brownlee.

Brownlee è una vera star di YouTube, con ben 17 milioni di iscritti al suo canale, ed è stato tra i primi creator famosi a provare il nuovo social di Meta, dove ha già oltre 800 mila follower. Brownlee, d’altronde, è in grado di generare un enorme flusso di commenti e reazioni, di movimentare qualunque social sul quale operi.

E di dare visibilità a chi conosce queste dinamiche e le sa sfruttare. Il CEO di Instagram, ovviamente, un po’ di social ne mastica e ha scelto Brownlee per far sapere al mondo cosa pensa di Android e iOS. Ma anche per farlo leggere a tutti su Threads, il suo nuovo social.

Mosseri: iOS era meglio di Android

Chiunque usi assiduamente Instagram, però, sa bene che l’app su iOS funziona meglio ed è più comoda da usare. Persino le foto pubblicate sembrano migliori su iPhone, sembra quasi che Instagram per iOS sia un’app sviluppata direttamente da Apple e non da Meta, per quanto qunziona bene.

Mosseri, inoltre, per anni non ha mai negato di usare principalmente prodotti dell’ecosistema Apple per il suo lavoro e per lo svago. L’unico vero limite nel rapporto idilliaco tra Instagram e l’ecosistema Apple, infatti, è la (per molti incomprensibile) mancanza di un’app nativa di Instagram per iPad.

Il difficile rapporto tra Apple e Meta

Influencer marketing a parte, è anche giusto dire le cose come stanno: da un paio d’anni, per la precisione a quando Apple ha lanciato iOS 14.5 e la App Tracking Transparency” (ATT), Meta ha il dente avvelenato con l’azienda di Cupertino.

L’ATT, infatti, ha limitato moltissimo la quantità di dati degli utenti che Meta, tramite le app di Facebook, Instagram, Messenger, WhatsApp e, adesso, Threads, può raccogliere senza rendere conto a nessuno. Per ammissione della stessa Meta la nuova politica pro-privacy di Apple costa a Meta decine di miliardi di dollari l’anno in minori entrate.

Ora Instagram, tramite Threads, cerca di accalappiare una nuova grossa fetta di pubblico (quello in fuga da Twitter) per aumentare il raggio d’azione del suo circuito pubblicitario, che forse è ormai più redditizio su Android che su iOs.