Perché questo mouse vale 178 mila dollari
Asta da record per uno dei primissimi prototipi di mouse, realizzato dall'inventore di questo dispositivo e mostrato durante uno degli eventi più importanti della storia dell'informatica
Oggi tutti diamo il mouse per scontato, ma si tratta di un’invenzione geniale che, in origine, era molto diversa dal dispositivo che usiamo oggi. Era come quello che è stato appena venduto all’asta da RR Auction per ben 178.936 dollari, una cifra veramente importante giustificata dal fatto che quello venduto dalla casa d’aste non è affatto un mouse qualunque.
Il mouse di Doug Engelbart
Il mouse dei record è uno di quelli realizzati da Doug Engelbart e William English, considerati gli inventori del mouse, a fine anni ’60 del secolo scorso.
Quasi certamente questo mouse faceva parte dei prototipi portati alla cosiddetta “Mother of All Demos“, cioè la dimostrazione effettuata nel 1968 al Joint Computer Conference di San Francisco, nel corso della quale Engelbart ed English mostrarono le potenzialità di questo nuovo dispositivo e, come vedremo tra poco, cambiarono la storia del mondo.
Nello specifico, il lotto messo all’asta da RR Auction includeva anche un tastierino a 5 tasti che andava usato insieme al mouse e in aggiunta alla tastiera principale, per creare un setup a tre dispositivi: a sinistra il tastierino, al centro la tastiera, a destra il mouse.
Grazie alla combinazione dei 5 tasti del tastierino e dei tre tasti del mouse, era possibile scrivere tutte le lettere dell’alfabeto senza toccare la tastiera principale.
The Mother of All Demos
Quei 178 mila dollari, quindi, sono più che giustificati dal fatto che ci troviamo davanti ad un vero e proprio pezzo di storia dell’informatica, ad un dispositivo che ha realmente cambiato tutto non appena è stato mostrato nel corso della “Mother of All Demos“.
L’evento si tenne a San Francisco il 9 Dicembre del 1968, con Engelbart in persona a fare gli onori di casa, e durò circa 90 minuti. Durante la demo Engelbart non mostrò solo il mouse, ma un intero “oN-Line System” (NLS), un nuovo modo di lavorare basato su un computer con interfaccia grafica di base, mouse, tastiera e tastierino e i primi prototipi di sistemi di videotelefonia e di editing testuale in tempo reale.
In pratica 55 anni fa Engelbart mostrò al mondo i “nonni” di tutti i dispositivi che oggi usiamo per lavorare e, sulla scrivania dalla quale fece la dimostrazione, c’era anche il mouse appena venduto da RR Auction. Chi lo ha comprato, dunque, ha ora in mano un oggetto preziosissimo che ha contribuito a cambiare la storia del mondo aprendo mille nuove possibilità.
Questo perché dalla Mother of All Demos prese ispirazione una intera generazione di ingegneri, pionieri e visionari dell’informatica che, a partire dai successivi anni 70, posero le basi per il mondo come lo conosciamo oggi.
Nel 1973, ad esempio, Xerox produsse un computer simile all’NLS di Engelbart ma più piccolo, anch’esso con un mouse a tre pulsanti, chiamato Xerox Alto. Questo computer aveva un’interfaccia grafica che ispirò Steve Jobs a creare i suoi computer Apple, che sono dunque figli di Xerox Alto e nipoti del sistema NLS. Il resto di questa storia la conosciamo tutti…