Tutte le opzioni di pubblicità su Amazon
In questo articolo troverai una guida completa su come fare pubblicità su Amazon. Scopri le diverse tipologie, alcuni consigli utili e quali sono i costi.

Vendere su Amazon non è un asso nella manica riservato alle grandi aziende, che possono garantire grandi quantitativi di prodotti in movimento ogni mese. Si tratta di un percorso fattibile anche per venditori alle prime armi, che hanno modo di scegliere tra due differenti tipologie di account, a seconda della propria mole di lavoro e degli introiti previsti. Creare un proprio account da venditore su Amazon è però soltanto il primo passo. La celebre piattaforma e-commerce consente infatti di porre i propri prodotti in vetrina, approfittando di un servizio di pubblicità. Un metodo semplice e alla portata di tutti, fondamentale per aumentare le vendite del proprio negozio virtuale.
Un processo importante, per non dire fondamentale, per avere una chance di imporsi sulla concorrenza. Se da un lato infatti la vastità di Amazon rappresenta un vantaggio, non ponendo quasi limiti alle tipologie di oggetti in vendita, dall’altro questo gigantesco bazar digitale può essere dispersivo, rendendo difficile per i clienti individuare un dato negozio online. Affidando la propria pubblicità ad Amazon è possibile sfruttare i tantissimi dati raccolti dalla piattaforma, che consentono di operare una sponsorizzazione mirata dei prodotti. In questo modo si riuscirà, in linea di massima, a suggerire i propri beni in vendita a soggetti maggiormente interessati all’acquisto. Un modo semplice per riuscire a convertire facilmente un utente in un cliente.
Cos’è Amazon AMS
La sigla AMS sta per Amazon Marketing Services. Si tratta di una piattaforma pubblicitaria che offre ai venditori svariati modi da sfruttare per sponsorizzare i prodotti sul loro store. Il sistema ricalca alquanto quello proposto dal celebre Google AdWords. Ciò vuol dire che i prodotti sponsorizzati si ritrovano a essere posizionati in determinate aree della piattaforma digitale, con il contrassegno della dicitura “annuncio”.
La scelta di un dato prodotto da legare a una particolare ricerca viene effettuata grazie alle keyword sfruttate dal venditore, al fine di individuare il preciso target di riferimento. Il singolo utente, così come per AdWords, può inoltre decidere quanto intende pagare per singolo click sul proprio annuncio. Prima di generare quest’ultimo si dovrà inoltre decidere un tetto massimo giornaliero, ovvero un budget quotidiano da poter affidare alla piattaforma.
I tipi di annunci su Amazon
Amazon propone differenti tipologie di annunci, tra i quali poter scegliere, individuando quello più adatto ai propri prodotti. Di seguito viene riportata un’utile guida per riuscire a studiare il miglior percorso da seguire:
- Prodotti sponsorizzati: si tratta di annunci che conducono gli utenti che decidono di cliccare su una determinata pagina. Quest’ultima è di fatto una scheda dettaglio del prodotto in questione. Questa tipologia di annuncio può apparire all’utente che effettua una data ricerca al di sotto della barra. Lo stesso può accadere in altre pagine di dettaglio prodotto. All’utente viene chiesto di scegliere una keyword o, in alternativa, dei generici attributi secondo i quali il prodotto in questione verrà mostrato, impostando un importo economico per singolo click. A ciò si aggiunge anche la delineazione di un budget giornaliero, che il sistema non potrà in alcun caso sforare. Un utile sistema, simile a quello imposto per AdWords, per tenere sotto controllo costantemente le proprie uscite pubblicitarie.
- Headline Seach Ads: questa tipologia di annuncio presenta all’utente finale una sorta di banner pubblicitario. Il posizionamento in questo caso è limitato alla parte alta della pagina contenente i risultati proposti per l’acquisto, successiva a una data ricerca di un utente. Dopo aver cliccato sul banner, il sistema reindirizza il navigante sulla landing page creata appositamente dal venditore. Al suo interno sono mostrati alcuni dei prodotti proposti sullo store. Non tutti dunque, soltanto la sezione relativa alle keyword in target indicate. Anche questa tipologia di annuncio è regolata dunque alle keyword in target, con pagamenti effettuati in base ai click ricevuti.
- Annunci Product Display: un tipo differente di annuncio, che si distanzia dagli altri due per il semplice fatto che il target in questione non è una parola chiave. Si fa infatti riferimento a un prodotto specifico o agli interessi di un utente, evidenziati attraverso l’analisi delle ricerche effettuate in precedenza. Si tratta di annunci connessi alla pagina dettaglio del prodotto, rientranti nel noto sistema pay-per-click. Sfruttando questa opzione, gli annunci possono apparire in posizioni differenti, da una pagina dettaglio di un prodotto a quella dei risultati di ricerca, così come in una dedicata alle recensioni o alle offerte.
Pubblicità su Amazon: consigli per l’uso
Attuare una nuova strategia di pubblicità per i propri prodotti è sempre difficile. Si tende naturalmente a diffidare, studiando con attenzione ogni dettame. È ciò che qualunque venditore dovrebbe sempre fare. Ecco alcuni utili consigli per sfruttare al meglio questo strumento:
- È importante saper sfruttare Amazon per i propri obiettivi, senza farsi limitare dalla portata della concorrenza, così come dall’enorme quantitativo di prodotti in vendita. Si consiglia di creare delle campagne pubblicitarie che siano basate sulle categorie prodotto. Il tutto non sarà molto diverso rispetto a quanto richiesto da Google AdWords. Ogni campagna pubblicitaria racchiuderà al proprio interno delle sottocategorie. Ognuna di queste vanterà una lista di keyword rilevanti. È in quest’area che occorre creare annunci pubblicitari, che siano specifici per ogni lista di parole chiave.
- È fondamentale dare la giusta importanza al copy. Sarebbe sbagliato ritenere che la parte scritta del proprio annuncio debba limitarsi a una mera descrizione dell’oggetto in vendita. In molti invece propongono testi particolarmente ampi, nella speranza che il gran numero di dettagli possa attrarre il cliente e rassicurarlo sulla bontà del prodotto. Altri invece fanno un uso errato delle parole chiavi, posizionandole in ogni dove all’interno del testo.
- Dal titolo dell’annuncio alla sua descrizione, il principale obiettivo è quello di far cliccare il cliente. Il titolo dovrebbe essere breve ed esaustivo, con le giuste keyword. Un titolo eccessivamente lungo non sarà letto per intero dagli utenti, che potrebbero perdere informazioni importanti.
- La descrizione interna all’annuncio deve invece vantare una corretta impaginazione, dividendo il testo in paragrafi. In questo modo si guida l’utente alla lettura, evitando di “spaventarlo” dinanzi a un corpo testo “enorme”.
- È importante sfruttare le parole chiave, da posizionare però con cautela, magari a inizio descrizione, nella fase centrale e alla fine, senza esagerare. Essere ironici e sfruttare il proprio senso dell’umorismo nell’annuncio può aiutare. Lo stesso dicasi per la creazione di un senso d’urgenza nei potenziali clienti. Se si sta proponendo un’offerta temporanea, ad esempio, assicurarsi sempre d’avvisare adeguatamente l’utente, incitandolo a sbrigarsi, data l’imminente scadenza.
- Ogni annuncio creato dovrà essere il più specifico possibile. Il testo creato, o commissionato a un professionista, dovrà racchiudere tutte le informazioni principali. È importante capire quali siano le domande degli utenti e offrire loro una risposta dettagliata nella descrizione. Si consiglia di controllare la sezione commenti dedicata agli acquirenti, così da modificare la descrizione, ampliandola, se necessario.
- È possibile sfruttare la scia dei concorrenti più celebri, studiandone gli annunci e copiando alcune parole chiave, così da poter apparire nelle ricerche correlate. Si consiglia di effettuare una ricerca generica del prodotto nella barra di Amazon, leggendo i suggerimenti che di volta in volta appaiono.
- Più che optare per un annuncio rispetto all’atro, si consiglia di sfruttarli tutti, seppur in fasi differenti, ottenendo vantaggi da ognuno. I prodotti sponsorizzati possono garantire una redditività in tempi brevi. Gli Headline Search però potrebbero consentire il raggiungimento di un numero maggiore di utenti, dunque di potenziali clienti. Ogni tipologia di annuncio farà riferimento a una categoria differente di cliente. È dunque importante sperimentare le varie modalità a disposizione.
L’importanza delle Negative Keywords
Chiunque usi regolarmente Google AdWords, sa bene cosa siano le Negative Words. Si tratta delle parole chiave per le quali non vogliamo che il nostro annuncio venga individuato durante una ricerca.
Può trattarsi ad esempio di una keyword fin troppo generica, che potrebbe condurre un utente a cliccare sul proprio annuncio, senza avere alcuna intenzione di acquistare il prodotto. Dal momento che il pagamento della sponsorizzazione avviene per singolo click, è necessario ridurre al minimo, laddove possibile, il numero di visite sulla pagina del prodotto non effettuate da potenziali clienti.
L’annuncio dovrà dunque essere il più specifico possibile, individuando un preciso target e rivolgendo la propria attenzione soltanto a questo. Essere generici, nella speranza di attirare chiunque, porterà soltanto a una spesa enorme, evitabile e poco efficace.
I vantaggi di Amazon
Per quanto la concorrenza sia enorme e spietata, portando spesso piccoli venditori a confrontarsi con grandi colossi del mercato, pubblicizzare e vendere i beni su Amazon continua a essere un’ottima idea.
Una strategia consigliata per chi è alle prime armi o meno, con poco da investire in pubblicità o un fondo ben preciso e in aumento. Il vantaggio principale è dato dalla grande notorietà della piattaforma, che viene sempre più spesso sfruttata dagli utenti per effettuare ricerche dirette. Ciò vuol dire non passare da Google per determinate categorie di beni, preferendo sfruttare la barra di ricerca dell’e-commerce. Va da sé che vendere un prodotto e non essere registrati ad Amazon è soltanto uno svantaggio.
È inoltre possibile sfruttare l’e-commerce come una vetrina, dove mettere in vendita soltanto i prodotti di punta del proprio catalogo. All’interno della descrizione sarà possibile incitare a cercare lo shop privato, investendo in pubblicità soltanto per pochi annunci, riducendo l’uscita mensile regolare.