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Sarahah, scopri cosa davvero pensano di te i tuoi amici

Sarahah, che sta scalando le classifiche delle app più popolari, permette di inviare in incognito messaggi ai contatti. Disponibile su Android e iOS

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Sarahah, scopri cosa davvero pensano di te i tuoi amici Fonte foto: Shutterstock

Pochi giorni dopo il suo lancio è diventata una delle applicazioni più scaricate, tanto che in alcuni Paesi si è classificata tra le app più popolari. É stata fondata da un programmatore saudita e presto potrebbe diventare un cult anche in Italia: stiamo parlando di Sarahah, l’app dei messaggi anonimi.

Cerchiamo di andare con ordine. Partiamo con il dire che l’idea che ha spinto Zain al-Abidin Tawfiq, lo sviluppatore arabo, è stata quella di costruire uno strumento che permetttese ai dipendenti di esprimere opinioni sui propri datori di lavoro in forma anonima. Il programmatore ha così prima realizzato un sito internet, per poi, dopo una serie di sperimentazioni, trasformare il servizio in un’applicazione per Android e iOS. Il software consente, infatti, di inviare in incognito messaggi ai contatti. L’applicazione sta facendo breccia soprattutto tra i più giovani, e questo spiega in parte il rapido successo ottenuto.

Come funziona

La particolarità di Sarahah è che consente di esprimere un giudizio su qualcuno in maniera segreta. Ciò permette alle persone di essere più trasparenti. Infatti, il significato di Sarahah in arabo è onestà, candore, schiettezza. Ma come funziona? Semplice. L’applicazione dà la possibilità di individuare un contatto, tra quelli iscritti alla piattaforma, e di mandargli un messaggio.

Il ricevente non può comunque rispondere al testo inviato. Gli utenti possono applicare dei filtri e sono disponibili diverse funzionalità.

Il successo che sta alla base di questa app, in crescita non solo dei Paesi arabi ma anche in Occidente, è la possibilità di essere liberi di dire ciò che si pensa. Anche se l’intento dell’app è nobile, Sarahah, però, solleva alcuni dubbi. L’applicazione, come visto, consente al mittente di essere schietto e al ricevente di farsi un’idea su quello che le persone davvero pensano di lui. Al tempo stesso c’è il rischio, come accade spesso su internet, che molte persone sfruttino l’anonimato per lanciare accuse gratuite e offensive. Sarahah potrebbe trasformarsi nel paradiso dei cyberbulli e dei troll, che trovano sempre minor spazio sulle piattaforme sociale e sulle applicazioni di messaggistica istantanea.

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