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Sciopero social: le celebrità spariscono da Instagram per 24 ore

Odio, razzismo e disinformazione dilagano su Facebook e Instagram e le celebrità lanciano lo sciopero social di Stop the Hate for Profit: 24 ore senza post

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instagram Fonte foto: Nopparat Khokthong / Shutterstock.com

Le celebrità di Hollywood oggi, 16 settembre, spariscono da Facebook e Instagram. L’iniziativa fa parte della “settimana d’azione” proclamata lunedì 14 dal movimento “Stop the Hate for Profit” per fermare l’odio dilagante sui social network e sul web, ed è solo una di un vero e proprio calendario di eventi (o non eventi, in questo caso) di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Nel mirino del movimento ci sono soprattutto i social network di Mark Zuckerberg, accusati di non aver disposto misure adeguate per contrastare il razzismo, l’odio e la disinformazione che su Facebook e Instagram trovano una enorme cassa di risonanza. Star del cinema e della musica come Leonardo DiCaprio, Katy Perry, Demi Lovato e Kim Kardashian invitano i loro follower a non usare questi social per 24 ore, partecipando così alla campagna. In precedenza, il 17 giugno, Stop Hate for Profit aveva chiesto ai grandi brand globali di interrompere temporaneamente le campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram per lanciare un chiaro messaggio all’azienda. A farlo, in vario modo e per periodi più o meno lunghi, sono stati anche colossi del calibro di Adidas, Coca Cola, Ford, HP, Levi’s, Microsoft e Starbuck. Adesso, invece, tocca ai VIP.

Sciopero Social, le celebrità contro l’odio sui social

Kim Kardashian è stata tra le prime celebrità di Hollywood ad annunciare la sua adesione allo sciopero social e ha invitato i suoi follower a non postare né su Instagram né su Facebook per almeno 24 ore. Dal suo profilo Twitter, la Kardashian spiega: “Sono felice di potermi connettere direttamente coi miei fan grazie a Facebook e Instagram, ma non posso rimanere in silenzio mentre queste piattaforme continuano a permettere la diffusione di odio, propaganda e disinformazione”.

La Kardashian prosegue: “La disinformazione sui social media ha un grave impatto sulle nostre elezioni e mina la democrazia. Per favore, unitevi a me domani (16 settembre, ndr) quando “congelerò” i miei account Instagram e FB per dire a Facebook #StopHateForProfit”.

Un appello condiviso e rilanciato anche da altre celebrità tra cui gli attori Mark Ruffalo, Ashton Kutcher, Sacha Baron Cohen, Leonardo DiCaprio, Orlando Bloom, Amy Schumer e Kate Hudson. Anche le cantanti Katy Perry e Demi Lovato si uniscono al boicottaggio di Instagram e Facebook, chiedendo ai loro fan di seguirle.

Perché le celebrità scioperano

La campagna Stop the Hate for Profit è stata lanciata da diversi mesi, ma a scatenare lo sciopero social c’è un fatto recente. Negli ultimi giorni di agosto su Facebook è partito un evento organizzato dal Kenosha Militia, un movimento per la chiamata alle armi del Wisconsin che promuove la violenza armata e ha scatenato sparatorie e disordini, che hanno portato alla morte di diversi afro-americani tra cui Jacob Blake.

L’accusa ai social di Mark Zuckerberg è quella di non aver cancellato l’evento dalla sua piattaforma, condannando apertamente l’odio e il razzismo promosso dalla milizia, che ha potuto organizzarsi proprio grazie a Facebook e agire. L’evento è stato rimosso dalla piattaforma solo dopo le sparatorie e Zuckerberg è stato costretto a scusarsi e a ribadire che Facebook è contro la violenza e l’odio. Dichiarazioni che non sono bastate a far partire il boicottaggio e il primo sciopero social.