Sta succedendo qualcosa di pericoloso ai fiumi, non è un buon segno
La siccità da record di questa estate sta avendo gravi conseguenze per l'uomo e per l'ambiente: i fiumi sono in secca da mesi, e la fauna è in pericolo.
Negli ultimi mesi, l’emergenza idrica ha raggiunto livelli incredibili: gli esperti parlano di una condizione di siccità senza precedenti, che ha colpito tutta l’Europa (e non solo). Nel nostro Paese, il fiume Po ha vissuto una situazione drammatica – con una portata ai minimi storici e una risalita del cuneo salino di oltre 40 km – che è ancora lontana dall’essere completamente risolta. Tutto ciò non può che avere terribili conseguenze per l’uomo e per la fauna, ma anche per l’agricoltura e persino per il commercio.
Il grave problema della siccità
L’estate 2022 ha raggiunto temperature da record ed è stata caratterizzata da una marcata siccità, come forse non era mai successo prima. La causa principale va ricercata nei cambiamenti climatici, che negli ultimi anni si sono rivelati forieri di drammatici eventi come il sempre più rapido scioglimento dei ghiacciai e l’avvento di situazioni meteorologiche catastrofiche (una delle più recenti è stata l’alluvione in Pakistan, che ha avuto conseguenze terribili).
La quasi totale assenza di precipitazioni che è perdurata per mesi ha avuto un notevole impatto negativo, prosciugando i fiumi e gettando intere regioni in un’emergenza idrica che ha portato persino, nei casi più gravi, ad un razionamento dell’acqua. La portata dei principali fiumi europei è scesa a livelli mai visti, e dai loro letti sono emerse cose incredibili. Lungo il corso dell’Elba, ad esempio, sono state ritrovate le cosiddette “pietre della fame”: si tratta di rocce incise oltre cinque secoli fa e posizionate sul fondo del fiume per segnare il livello dell’acqua, poiché diventano visibili solo in caso di gravissima siccità.
Siccità: le conseguenze drammatiche
Tanti sono i danni derivanti dalle temperature sempre più elevate e dalla carenza di piogge. Durante l’estate, l’agricoltura ha subito le conseguenze negative della siccità con terreni spaccati dall’aridità, raccolti scarsi e invasione di insetti nocivi che hanno proliferato a causa del caldo record. Anche la produzione di energia idroelettrica, che avrebbe potuto rappresentare almeno parzialmente la soluzione all’aumento dei costi del gasolio, ha visto un calo incredibile.
Molti Paesi, inoltre, devono ancora fare i conti con l’interruzione di importanti vie di comunicazione e di commercio come il Reno e il Danubio, due grandi corsi d’acqua divenuti ormai impossibili da navigare. Secondo un’analisi stilata da Bloomberg, si parla di un danno potenziale di almeno 5 miliardi di euro dovuto al blocco dei trasporti su acqua: un impatto terribile sull’economia a livello europeo.
I fiumi in secca e i rischi per la fauna
La siccità ha inoltre gravi conseguenze per l’ambiente e per gli animali, in particolar modo per le specie fluviali. L’abbassamento dei livelli delle acque ha portato alla formazione di secche in cui molti pesci si sono arenati, andando incontro ad un’inevitabile morte. Ma non solo: l’aumento delle temperature nei fiumi, nei laghi e persino nei mari è anche causa di notevoli rischi per la fauna autoctona.
L’acqua più calda è infatti l’habitat ideale di diverse specie invasive, che negli ultimi mesi hanno raggiunto latitudini a cui non erano mai arrivate prima. Questi pesci “alieni” mettono in serio pericolo quelli che normalmente vivono nelle nostre acque, addirittura ponendone alcuni a rischio di estinzione.