C'è un videogioco di Super Mario che vale ben 2 milioni di dollari
Si tratta del primo episodio della celebre serie di Nintendo, uscito nel 1985. C'è un videogioco di Super Mario che vale ben 2 milioni di dollari.
Si chiama “retrogaming” e consiste fondamentalmente nel coltivare il culto dei videogiochi “di una volta”. Su Ebay fioccano gli annunci di vecchie copie per PlayStation o Super Nintendo che arrivano a valere migliaia o centinaia di migliaia di dollari. I videogiochi che hanno rivoluzionato la storia del medium possono tuttavia raggiungere prezzi ancora superiori. Naturalmente molto dipende dallo stato di conservazione dell’oggetto, molto dalle circostanze. Entrambe le cose erano sicuramente favorevoli a Super Mario Bros., pubblicato in Giappone nel 1985 sul Nintendo Entertainment System (NES). Neanche Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka, autori della più grande icona del mondo del gaming, avrebbero potuto immaginare quanti soldi sarebbero stati pagati per un’edizione del platform game in perfetto stato di conservazione.
Perché Super Mario Bros. è così importante per i collezionisti
Forse non tutti lo sanno, ma la prima apparizione dell’idraulico italiano non è nel primo gioco mai pubblicato della saga di Mario Bros. Fu invece nel 1981, nel gioco Donkey Kong, anche questo sviluppato dal geniale programmatore di Nintendo, Shigeru Miyamoto. In Donkey Kong, palesemente ispirato al quasi omonimo film del 1933, King King, Mario (all’epoca ancora denominato “Jumpman”) doveva salvare una donna dalle grinfie di uno scimmione, scalando impalcature ed evitando pericolosi barili rotolanti.
Altra curiosità: non sappiamo quale sia il cognome di Mario, ma se dovessimo scommetterci questo sarebbe “Segale”. Mario Segale è infatti un imprenditore italiano coinvolto nello sviluppo immobiliare di Seattle e proprietario dell’immobile che ospitava gli uffici della Nintendo.
Quanto è stata pagata la rara copia di Super Mario Bros., il videogioco più costoso di sempre
Il Super Mario Bros. che ha fatto notizia è ancora nella sua confezione originale ed è stato sottoposto alla valutazione di qualità di un ente specializzato nella valutazione di copie rare di videogiochi. L’organizzazione si chiama WataGaming e ha un sistema di grading rodato e accettato universalmente dai collezionisti, che influisce sul prezzo del gioco. Nel caso di Super Mario Bros. la valutazione è stata di 9.8 A+ su 10. È un punteggio quasi perfetto.
Un’altra parte interessante di questa storia riguarda chi ha venduto la copia: si tratta di Rally, che permette agli investitori di acquistare delle azioni di oggetti da collezione costosi e guadagnare nel momento in cui quest’ultimi vengono venduti. Gli investitori di Super Mario Bros. hanno avuto un ritorno del 900%.
Il prezzo finale? Ben 2 milioni di dollari. Un record assoluto, superiore alla copia da 1 milione e mezzo di dollari di Super Mario 64, venduta a luglio e agli 870mila euro di The Legend of Zelda. Una cartuccia di Super Mario Bros., evidentemente con caratteristiche diverse, era stata venduta a una cifra importante ma neanche lontanamente vicina a 2 milioni.
Ah, l’avete notato? Sono tutti giochi Nintendo.
Giuseppe Giordano