Libero
APP

Twitter: che succede il 1° aprile

Addio spunte blu, benvenute spunte blu: da aprile o si paga o si perde il profilo verificato su Twitter, proprio come ha sempre annunciato Elon Musk

twitter Fonte foto: Burdun Iliya / Shutterstock

Le “vecchiespunte blu di Twitter che hanno sempre contraddistinto VIP, grandi marchi o giornali importanti, dal 1° aprile spariranno per lasciare posto alle “nuovespunte blu a pagamento. Non è un pesce d’aprile ma la prossima novità in arrivo Twitter. La decisione, probabilmente, è stata presa per fare spazio a quanti pagano e pagheranno un abbonamento annuale (7 euro mensili) o 8 euro (mensile). Elon Musk con questa mossa pone, così, tutti gli account del social che possiede sullo stesso piano: famosi e non famosi, se vorranno continuare a avere la spunta blu che ne certifica l’identità dovranno sottoscrivere l’abbonamento a Twitter Blue.

Spunte blu su Twitter solo a pagamento

Il badge di verifica blu assegnato ad alcuni account è nato, diversi anni fa, per mostrare agli utenti della piattaforma che dietro ogni profilo c’era una persona, un’organizzazione o un’azienda reale. E, soprattutto, che erano di fronte a quella persona o quella azienda e non a qualcuno che stava provando ad imitare qualcun altro.

Con questo sistema Twitter ha verificato migliaia di profili, gratuitamente tra celebrità, influencer e in generale personaggi di successo o aziende per molti anni.

Con il nuovo sistema della spunta blu solo per gli abbonati, invece, esclusivamente chi sottoscrive un abbonamento avrà diritto a questa forma di badge: dal 1° aprile anche quelli che già hanno la spunta dovranno pagare per mantenerla. La notizia ha seguito di poche ore l’annuncio in cui Twitter ha reso disponibili su scala globale gli abbonamenti Blue.

Twitter Blue: oltre alla spunta c’è di più

C’è da dire che con l’abbonamento a Twitter Blu, oltre alla spunta, si avranno anche altre funzioni esclusive, come la possibilità di partecipare alle Note della Comunità, di caricare video lunghi e soprattutto ottenere una maggiore visibilità nelle risposte sotto i propri tweet e quelli degli altri.

Con questa mossa Elon Musk vuole indubbiamente assicurarsi che la piattaforma possa guadagnare anche se tra le novità in arrivo, ha introdotto la possibilità che i profili paganti possano vedere il 50% di pubblicità in meno.

Con tutte questi vantaggi e con queste caratteristiche esclusive per gli abbonati, Twitter spera di liberarsi velocemente di bot, profili fake, spam e scam (truffe) perché, questa è la logica, chi fa truffe di massa difficilmente paga per migliaia di abbonamenti fake.

L’era dei social a pagamento

Dal 1° aprile in poi la risposta degli utenti decreterà il successo o il fallimento della politica di Elon Musk, che con queste decisioni si sta giocando la sua credibilità come CEO di Twitter. Ma comunque vada a finire, Musk ha appena inaugurato l’era dei social a pagamento, dove esiste una netta differenza tra i privilegi di chi è abbonato e chi non lo è.

Probabilmente questa nuova linea sarà presto sposata anche da altre piattaforme, visto che Meta ha già annunciato (e iniziato a lanciare in USA) la spunta blu a pagamento: si chiama Meta Verified.