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Alcuni uccelli stanno iniziando a comportarsi in modo strano: ecco perché

Non solo ciò che fanno sembra strano, ma anche la loro popolazione e le loro scelte evolutive sembrano essere fuori dagli schemi: cosa sta accadendo agli uccelli nel mondo?

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Si trovano in ogni parte del mondo e vivono in tutti gli ambienti e le aree del pianeta; se ne possono trovare esemplari anche nelle zone più calde e più fredde della Terra, pronti a spiccare il volo e a solcare il cielo. Eppure, pur avendoli sotto gli occhi ogni giorno, non ci stiamo accorgendo che gli uccelli si comportano in modo sempre più strano.

Recenti studi stanno monitorando le azioni di tutte le specie esistenti e, occorre dirlo, ciò che deriva da questi monitoraggi è tutto fuorché positivo. Scienziati, ornitologi, birdwatcher ma anche semplicemente chi vive in aree più rurali e/o immerse nel verde si sono recentemente confrontati per trovare una spiegazione e no, non è quella che vorremmo sentire.

Gli studi e il declino dei volatili

Per avere un quadro più completo bisogna fare un – piccolissimo – passo indietro. All’inizio dell’anno un team multidisciplinare di scienziati si è riunito alla Cornell University e ha sfruttato il Cornell Lab, unità avanzata di ornitologia dell’università americana, per pubblicare l’annuale State of Birds, report sullo stato di salute degli uccelli. Purtroppo, il risultato è stato desolante: gli scienziati hanno rilevato immediatamente il dato più allarmante, ovvero il netto calo di esemplari in ogni parte del mondo.

Il calo è stato confermato poi da un altro studio di spicco, lo State of the World’s Bird, che ogni anno viene pubblicato sulla rivista Annual Review of Environment and Resources. Dopo questa conferma, parte della comunità scientifica specializzata nello studio dei volatili ha sentito la necessità di indagare meglio su quanto stava/sta accadendo. Così, trenta gruppi di esperti si sono impegnati in un’ulteriore ricerca, pubblicata di recente su BirdLife International.

I comportamenti e l’estinzione

Lo studio in questione ha portato a registrare una serie di anomalie. Infatti, al ridotto numero di esemplari di uccelli si sono affiancati anche diversi strani comportamenti: molti dei loro canti si stanno spegnendo, alcuni stanno diventando sempre più aggressivi, altri ancora si stanno rimpicciolendo a vista d’occhio. In più, sembrano anche registrarsi sempre meno fenomeni migratori. Come mai sta succedendo tutto questo?

È presto detto: questi comportamenti sono la diretta conseguenza, in termini di adattamento, al cambiamento climatico al riscaldamento globale e alla deforestazione. In qualche modo, è come se i volatili si stiano involvendo, cambiando le loro stesse caratteristiche primarie, per cercare disperatamente di adeguarsi a condizioni sempre più impossibili. Purtroppo, questi adeguamenti stanno portando solo a esiti infausti: metà delle oltre 10.000 specie di uccelli del mondo sono in declino e rischiano l’estinzione.

Il ruolo degli uccelli

Perché la scomparsa e l’involuzione degli uccelli è così preoccupante per la Terra? È presto detto: questi volatili hanno diversi ruoli fondamentali. In primis, è merito loro se il proliferare degli insetti rimane sotto controllo e non raggiunge un livello dannoso per le piante e, più in generale, per le colture. Poi, sono anche degli impollinatori: svolgono questo ruolo in particolare nelle foreste equatoriali e, in alcune aree del mondo, disperdono anche i semi.

In più, molti uccelli si nutrono anche di pesci e alghe e i resti di questi pasti finiscono sulla terraferma. Questa azione alimenta appunto aree della Terra che non hanno niente a che fare con il mare, fornendo dei nutrienti che solo i volatili sono in grado di trasportare. Infine, questi esseri alati sono anche essenziali per l’aria: durante il volo respirano e “mangiano” delle particelle dannose, che poi trasformano in concime.