Libero
APP

YouTube torna a pagare chi dice le parolacce

Dopo aver stretto le maglie sul linguaggio volgare, YouTube torna a essere più tollerante sotto la pressione dei creatori che hanno chiesto di poter tornare a dire parolacce nei video

Pubblicato:

youtube bambini Fonte foto: Shutterstock

Parolacce sì, parolacce no: il dilemma che per anni ha interessato la TV generalista, soprattutto per tutelare i minori da un linguaggio troppo scurrile, si trasferisce ora sul Web, in particolare su YouTube. La questione è sempre la stessa: gli autori, gli attori, i “content creator” chiedono più libertà e la possibilità di usare un linguaggio più “spinto“, perché sanno che funziona e fa presa sul pubblico, ma gli editori (ai giorni d’oggi le piattaforme), dicono di no: danneggia le entrate pubblicitarie e non crea un bell’ambiente per i più piccoli, attirando le critiche dei genitori maggiormente attenti.

YouTube aveva inizialmente dato ragione ai secondi, ma sta finendo per darla ai primi: dopo aver stretto le maglie del controllo automatizzato del linguaggio usato nei video (con l’AI ormai si fanno miracoli), ha infatti annunciato di averle nuovamente allentate perché, effettivamente, il risultato è stato un generale appiattimento del linguaggio stesso. Si troverà mai una giusta via di mezzo?

Parolacce su YouTube, quali sono ammesse

Lo scorso novembre YouTube aveva aggiornato le linee guida per i creator della piattaforma, al fine di migliorare la qualità dei contenuti e, soprattutto, di far contenti gli inserzionisti che non volevano che i propri spot fossero associati a video volgari e con delle parolacce. Questo, in teoria doveva migliorare anche la monetizzazione per i creatori.

Tuttavia, i creatori di contenuti hanno fatto notare a YouTube che le nuove linee guida avrebbero appiattito il linguaggio e che un approccio troppo severo avrebbe eliminato molte differenze di linguaggio tra un creator e un altro.

Adesso YouTube ha deciso di modificare di nuovo le linee guida ammettendo “moderatamente” le parolacce, pronunciate in qualsiasi momento nel video.

Le parolacce più forti, come il famoso “f***” che gli americani usano molto spesso come intercalare, sono ora moderatamente tollerate.

Non può però essere pronunciata nei primi 7 secondi del video e non se ne può abusare, altrimenti scatta la limitazione agli annunci pubblicitari (cioè meno introiti per il creatore). Le maglie sono state allentate rispetto alle linee guida di novembre che prevedevano, invece, per i video contenenti parolacce di questo tipo, lo stop completo di ogni monetizzazione.

Ma un video di YouTube contiene anche molti elementi di contorno come musica o canzoni di accompagnamento. Ebbene, anche in questo ultimo caso, con le novità di marzo, sono ammesse parolacce moderate o forti usate nella musica di sottofondo, nei brani di accompagnamento e nelle musiche introduttive.

Vietato, però ancora scrivere parolacce, (moderate e forti) in titoli e miniature del video.

Icona verde e gialla: le parolacce su YouTube

I creatori che partecipano al programma di monetizzazione, sanno subito se il loro video sarà introdotto nel circuito delle pubblicità, grazie alle icone di diverso colore: verde (pubblicità attivata), giallo (pubblicità parzialmente attivata) e rossa che indica la violazione di copyright (niente pubblicità).

TAG: