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SCIENZA

Il 2024 sarà l'anno degli uragani: ecco dove e quando sono previsti i più violenti

Il 2023 si era già distinto per una serie di uragani pericolosi e travolgenti, ma pare che quest'anno non sarà da meno: ecco dove sono previsti

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Sarà l’anno degli uragani, con una stagione di fenomeni meteorologici talmente devastanti da star preoccupando un intero continente: il 2024, purtroppo, è in procinto di aggiudicarsi un pessimo record e la comunità scientifica è già in allerta, perché le conseguenze potrebbero essere drammatiche per gran parte della popolazione umana.

Il continuo monitoraggio del clima della Terra, dunque, ancora una volta non porta buone notizie, anzi. Sembra che nei prossimi mesi il clima continuerà a dilaniare gran parte del pianeta. La colpa? Purtroppo è sempre dell’uomo.

Le previsioni per il 2024

A dare la notizia è Xubin Zeng, professore presso il dipartimento di Idrologia e Scienze atmosferiche dell’Università dell’Arizona. Da ben 10 anni, il professor Zeng si occupa proprio di prevedere gli eventi meteorologici estremi e lo scorso anno, insieme al suo team, è riuscito ad anticipare ben venti tempeste tropicali e tre grandi uragani. Con questi numeri, il 2023 si era attestato come l’anno più attivo mai registrato.

Il 2024 però, sfortunatamente, è pronto a rubargli il titolo. Se lo scorso anno è stato influenzato da El Niño, modello climatico che si è tradotto in temperature superficiali del mare superiori alla media, quest’anno sarà influenzato da La Niña, altro modello climatico che prevede anche un raffreddamento periodico intenso e impietoso. Zeng e gli altri ricercatori sono certi che La Niña favorirà la formazione di cinque grandi uragani e 21 tempeste tropicali, con precipitazioni violente e accompagnate da venti estremamente potenti.

Dove si concentreranno gli uragani?

Sempre secondo Zeng e il suo team, questi eventi meteorologici si svolgeranno dal 1 giugno al 30 novembre e interesseranno principalmente il bacino del Nord Atlantico (che comprende il Golfo del Messico e la costa orientale). I cinque uragani principali dovrebbero essere di categoria 3, 4 o 5. La categoria 5 sarà la più forte e violenta, caratterizzata da venti superiori a 157 mph e, secondo gli esperti, l’uragano causerà danni catastrofici e potrà far registrare moltissimi morti.

Purtroppo però non è tutto qui, perché i ricercatori hanno previsto anche sei uragani di categoria 1 o 2. Le aree interessate saranno dunque colpite da un totale di 11 uragani, mentre la media storica annuale degli uragani è stata di sette. Zeng, che è anche il direttore del Climate Dynamics and Hydrometeorology Center dell’Arizona, ha sottolineato la necessità di iniziare sin da subito a mettere in atto delle azioni preventive a livello governativo.

Perché la stagione degli uragani sarà più violenta?

Ma a cosa è dovuta questa stagione degli uragani così violenta? La risposta, purtroppo, è sempre la stessa: è tutta colpa del cambiamento climatico e, più specificamente, del riscaldamento globale. L’innalzamento delle temperature è ormai così drastico ed eccessivo (basti pensare al fatto che il mese di aprile è stato il più caldo mai registrato) che il calore assorbito dagli oceani si trasforma in vapore acqueo in modo sempre più veloce e frequente.

L’accumulo di vapore acqueo porta ad altissime percentuali di umidità atmosferica che si traducono in nubi dense di enormi dimensioni, che danno vita a precipitazioni devastanti, a tempeste e a molti altri fenomeni climatici pericolosissimi per l’umanità.

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