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Anche Oppo vuole fare un chip: Qualcomm e MediaTek non bastano

Oppo vorrebbe fare come Apple, Samsung e recentemente anche Google: via da Qualcomm e MediaTek per un chip progettato in casa

oneplus oppo Fonte foto: Jack Skeens / Shutterstock

Negli ultimi tempi i principali produttori di smartphone sembrano avere tutti un obiettivo in comune: ridurre la propria dipendenza dai produttori di chip, ossia Qualcomm e MediaTek, dal momento che Samsung non sembra particolarmente ben disposta a cedere gli Exynos ai competitor in grandi quantità.

A parte vivo che alimenta X70 e X60 con chip Samsung, l’azienda di Seul non cede a terzi i suoi Exynos di fascia alta, specie in un periodo come questo in cui i chip sono quasi più rari dell’oro. Per cui, di fatto, i produttori “generalisti” di chip sono due, Qualcomm e MediaTek, a cui spetta il compito (poco invidiabile di questi tempi) di soddisfare l’enorme domanda che proviene dai produttori Android, specie da quelli impegnati su più continenti e che anche per questo vendono parecchi telefoni e di conseguenza parecchi chip. Tra questi ci sono le aziende del gruppo Oppo, che secondo le indiscrezioni più recenti vogliono abbandonare Qualcomm e MediaTek per progettare i propri chip in casa, come ad esempio ha fatto Google con i recenti Pixel 6.

Chip Oppo già in fase avanzata

Oppo sarebbe intenzionata a conquistare una maggiore autonomia almeno per i prodotti e i chip di fascia alta, e se il quarto produttore al mondo si muove sulla via dell’indipendenza i big del settore – Qualcomm e MediaTek appunto – non possono certo dormire sonni tranquilli. Secondo le indiscrezioni provenienti dall’Asia, i lavori per smarcarsi dai due big sarebbero già in fase avanzata.

Per progettare e poi produrre un chip ex novo si stima che siano necessari parecchi anni, per cui, se fosse vera l’indiscrezione secondo cui Oppo sarebbe pronta a lanciare degli smartphone con un chip proprietario già nel 2023 o al massimo nel 2024, significa che il progetto del quarto gruppo al mondo risale ad un paio di anni fa. E avrebbe tutta l’intenzione di fare sul serio, senza sfigurare nei confronti della concorrenza.

Non può passare inosservata la notizia secondo la quale Oppo lavorerebbe al fianco di TSMC su chip con un processo produttivo piuttosto avanzato a 3 nanometri. Per intenderci, l’attuale chip migliore della gamma Qualcomm, lo Snapdragon 888, ne utilizza uno a 5 nanometri. Semplificando, più il numero è basso, migliore è il compromesso raggiunto in termini di potenza e consumo di energia, per cui i 3 nanometri con cui sarebbe realizzato il primo chip di Oppo sarebbero sintomo di un progetto tra i migliori in assoluto.

Obiettivo? Prendere il posto di Huawei

Mettersi in proprio nella progettazione di un chip consente peraltro un controllo migliore della catena di approvvigionamento, nonché il problema per cui si parla da tempo con insistenza di crisi dei chip. Dunque Oppo, in questo modo, riuscirebbe a dribblare i problemi che insistono attualmente sul mercato e che rendono intermittente la disponibilità sul mercato degli oggetti tecnologici.

Secondo i bene informati, Oppo avrebbe deciso di lanciarsi nella progettazione di un chip proprietario appena saputo del provvedimento USA contro Huawei, che ne ha di fatto bloccato la crescita. L’intenzione, insomma, è chiara: se l’indiscrezione fosse vera, Oppo vorrebbe prendere il posto di Huawei nel settore smartphone e mettersi alla guida della sua evoluzione.