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Guida sicura, l’auto che si ferma quando dormi grazie ai sensori smart

Presentato al Consumer Electronics Show, il sistema intelligente è in grado di misurare in tempo reale l’attività elettrica del cervello

Guida sicura, l’auto che si ferma quando dormi grazie ai sensori smart Fonte foto: Photoshop

La tecnologia va in soccorso degli automobilisti e sviluppa un sistema che in futuro potrebbe salvare molte vite umane. Al CES 2017 di Las Vegas è stato mostrato infatti il funzionamento di alcuni sensori capaci di determinare il livello di attenzione di un guidatore.

Il sistema a cui stanno lavorando due aziende, Freer Logic e il Research Labs di Changhong, fa ricorso alla elettroencefalografia (EEG), vale a dire a quella tecnica che permette di misurare l’attività elettrica del nostro cervello. I sensori sono inseriti all’interno dei poggiatesta delle vetture e il loro compito è quello di monitorare in tempo reale se la persona al volante è distratta. Secondo quanto dimostrato al Consumer Electronics Show, la tecnologia delle due società è in grado di misurare l’attività elettrica del cervello anche senza contatto diretto tra la testa del guidatore e il poggiatesta.

I poggiatesta smart

Il sistema, come detto, si basa su dei poggiatesta smart che usano l’ elettroencefalografia per “capire” la condizione del guidatore. In pratica, i sensori sono capaci di determinare se nell’attività cerebrale di un automobilista c’è stato un calo di concentrazione, come spesso accade in caso di sonno oppure quando ci distraiamo per utilizzare lo smartphone mentre siamo alla guida.

Grazie a questa tecnologia gli incidenti mortali derivanti dal un colpo di sonno un giorno potranno essere evitati. Le due aziende infatti puntato a trovare anche una soluzione che trasformi le misurazioni dei sensori in segnali di avvertimento per i guidatori.

In fase di sperimentazione

Al momento la tecnica ideata da Freer Logic e Changhong è ancora in una fase sperimentale. Ci sono infatti due aziende, una negli Stati Uniti e una in Gran Bretagna, che stanno testando su strada il sistema di sicurezza EEG. Una volta perfezionata la tecnologia servirà poi, come detto, trovare un modo per avvisare l’automobilista. Secondo quanto affermano i creatori del “non-contact neuro bio monitor headrest”, i guidatori potranno essere svegliati da alcune vibrazioni o del motore oppure del sedile.

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