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Buono bici e Spid PosteID: cosa è andato storto

Ecco perché la piattaforma Web per il bonus bici è andata in tilt e, a sua volta, ha causato il down di PosteID e degli altri servizi SPID.

bonus bici Fonte foto: Spic / Shutterstock.com

Quella di ieri è stata una giornata pesantissima non solo per il Ministero dell’Ambiente e Sogei, la Società Generale d’Informatica di proprietà del Ministero dell’Economia, ma anche per Poste Italiane e altri Identity Provider che forniscono lo SPID, l’identità digitale che è necessaria per richiedere il buono bici e monopattini.

L’enorme pressione esercitata da centinaia di migliaia di persone che tentavano di accedere contemporaneamente alla piattaforma, infatti, ha indirettamente mandato in tilt i sistemi informatici sui quali “gira” la piattaforma di autenticazione digitale. Lo SPID, infatti, è un sistema che per funzionare prevede la conferma dell’identità da parte dell’Identity Provider: il cittadino prova a “entrare con SPID” su una piattaforma e la piattaforma contatta chi ha erogato lo SPID (cioè proprio l’Identity Provider) per avere la conferma dell’identità dichiarata dal cittadino. Ma se l’Identity Provider va in down per il sovraccarico di richieste l’identità non viene confermata e, di conseguenza, il cittadino non può accedere alla piattaforma.

Down SPID PosteID: cosa è successo

Se quello appena descritto è stato il meccanismo (assolutamente prevedibile) di quanto è successo ieri, i numeri di questa vicenda sono quelli snocciolati su Facebook dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Alle ore 19.30, la Sogei, la società gestita dal Ministero dell’Economia e Finanze che gestisce il portale, ci comunica che sono stati emessi 35.714 buoni e 68.556 rimborsi richiesti. Quindi più di 104 mila persone. Con un’affluenza di 3000 contatti al minuto! Nessuno, neanche chi gestisce questi servizi ed è abituato ad affluenze record, poteva immaginarlo“.

Voci di corridoio, però, dicono che lo stesso Ministro Costa ieri era infuriato per quanto stava succedendo tanto da alzare il telefono per chiedere conto e ragione dei disservizi all’amministratore delegato di Sogei e a quello di Poste Italiane. Su Facebook, però, la telefonata viene descritta con toni rassicuranti: “Nel pomeriggio ho sentito l’amministratore delegato di Sogei e quello di Poste, con i quali sono in continuo e costante contatto, per far affrontare con prontezza questi problemi. A tutti dico: collegatevi con calma, anche i prossimi giorni. Abbiamo risorse a sufficienza per tutti. Non serve fare corse: appostiamo anche ulteriori risorse“.

Buono bici: quanti soldi restano

Se il Ministro Costa promette nuove risorse è perché, nonostante gli enormi problemi di ieri, quasi tutti i 210 milioni di euro messi a disposizione dal suo dicastero per coprire il buono mobilità sono andati esauriti: questa mattina alle nove, infatti, ne restavano appena 10 milioni.