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Come registrarsi all'app di dating Bumble

In questo articolo ti spiegheremo quali sono le caratteristiche e le funzioni di Bumble, come effettuare la registrazione e quanto costa la versione premium.

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cos'è bumble Fonte foto: Shutterstock

Bumble è nota sul web come l’app di incontri che pone al centro la donna. Le figure presenti sulla piattaforma vantano infatti un ruolo cruciale, avendo nelle mani tutto il potere. Vediamo però cos’è nello specifico una delle ultime arrivate nel vasto mondo dei siti e app d’incontri online.

Bumble è stata fondata da Whitney Wolfe Herd. Un nome che dirà poco alla maggior parte degli utenti, ma in realtà molto importante in questa particolare branca commerciale del web. Si tratta infatti della co-fondatrice di Tinder. L’addio turbolento alla società multimilionaria creata ha dato lei la spinta necessaria per creare qualcosa di differente. Un modo nuovo d’approcciare al mondo del dating online. Wolfe Herd ha offerto al web, a detta di molti utenti, un’esperienza totalmente differente per qualsiasi donna sia in cerca di nuove conoscenze su internet.

Il concetto di base di Bumble è il rispetto reciproco. A differenza delle proprie concorrenti, questa app di incontri è incentrata sull’esperienza garantita ai propri utenti. Non basta creare una piattaforma ampia e utilizzata da un numero sempre crescente di utenti nel mondo. Aprire le porte e lasciare tutti liberi di agire come meglio si creda non può bastare, non secondo i parametri di Bumble: “Assicurati che un buon ambiente parta prima da te”.

Sono tre le parole chiave da tenere sempre a mente: educazione, empowerment e rispetto. Inutile nascondere il fatto che su tali piattaforme si registri un classico gioco delle parti, con l’uomo cacciatore, pronto a tutto pur di ottenere un incontro sessuale. Ciò porta spesso ad atteggiamenti aggressivi, annullando quasi del tutto il processo di conoscenza reale tra due persone. L’obiettivo di Whitney Wolfe Herd è quello di fare della donna la vera protagonista, lasciando agli iscritti di sesso femminile la libera scelta sull’avvio o meno di una conoscenza.

Come registrarsi a Bumble

L’app di Bumble è disponibile per dispositivi Android e iOS. È possibile scaricarla sia su App Store che Google Play. In alternativa è possibile accedere alla versione da desktop, attraverso il sito “bumble.com”. La registrazione di un nuovo utente richiede l’inserimento di dati generici, così come del proprio numero di telefono. È possibile effettuare in seguito l’accesso via social, quali Facebook o Instagram ad esempio, così da rendere la procedura più rapida.

Svariate le opzioni per un’esperienza confortevole degli utenti registrati, che possono sfruttare l’Apple Sign In per accedere al proprio account. Un servizio rivolto a tutti coloro che adoperano dispositivi della compagnia di Cupertino. Per scegliere tale metodo occorre cliccare su “continua con Apple”, nella schermata d’accesso. Si potrà confermare utilizzando il proprio metodo di riconoscimento preferito.

Un metodo offerto tra le opzioni unicamente durante la fase di creazione del profilo. Non sarà infatti consentito un cambio di metodologia d’accesso in seguito. Se modificare tale impostazione non è consentito, è invece possibile, grazie a un recente aggiornamento, aggiungere dei metodi differenti. Per farlo occorre recarsi nella sezione “metodi di accesso”, selezionando l’opzione di aggiungere un determinato account per facilitare l’ingresso nel proprio profilo.

Bumble offre una vasta offerta in termini di personalizzazione del proprio account. È infatti consentito indicare i propri artisti preferiti, così da far conoscere ad altri utenti delle ulteriori sfumature sulla propria personalità. Per farlo si può connettere l’account Bumble a quello Spotify. Non serve far altro che cliccare sull’icona del profilo, per poi selezionare l’icona a forma di matita. Scorrendo verso il basso, è possibile individuare la dicitura “account collegati”. Vi sarà una barra verde con scritto “collega Spotify”. Il gioco è fatto.

Come funziona Bumble

La struttura di base di Bumble non è poi così differente dalle altre app concorrenti. Agli utenti viene consentito di cercare altri membri della community scorrendo le loro foto. Queste vengono proposte in base alla geolocalizzazione, dando la precedenza a utenti posti nei paraggi, così da facilitare la possibilità di un incontro.

Nel caso in cui non si fosse interessati, è possibile fare swipe verso sinistra. Verso destra invece nel caso in cui si fosse intrigati dalla foto dal profilo di un certo utente. Fondamentale la seconda fase, quella relativa al gradimento. Nel caso in cui entrambe le parti fossero disposte a passare al livello successivo della conoscenza, iniziando a chattare, si avrà tempo 24 ore per inviare il primo messaggio.

In che senso però le donne sono in controllo della piattaforma? Il sistema offre alle sole donne la possibilità di avviare una chat. Un intero giorno per pensarci su, valutare qualsiasi criterio voglia, e poi fare la propria mossa, oppure desistere. Ciò evita situazioni sgradevoli, dando la certezza alle utenti di ricevere messaggi (in risposta) unicamente da parte di persone che reputano realmente intriganti.

È la donna a fare la prima mossa, il che rappresenta una vera e propria rivoluzione. Le utenti prendono l’iniziativa, ma con i propri tempi. Una barriera si frappone tra i sessi, che consente di non trasformare ogni segno d’apprezzamento in un obbligo a chattare e conoscere qualcuno. Fare swipe verso destra non impone alcuna seconda mossa, alcun avvio di conversazione.

Allo scadere delle 24 ore, la chat svanirà nel nulla se nessun messaggio sarà stato inviato. Una forma di controllo che riguarda però unicamente gli incontri eterosessuali. Nel caso invece di incontro omosessuali, si avrà a che fare con membri dello stesso sesso e dunque con chat avviabili da entrambe le parti, essendo dello stesso sesso.

Nuove modalità Bumble

Al fine di aumentare le possibilità, per ogni utente, di personalizzare il proprio profilo, indirizzandolo verso membri che abbiano simili interessi, è possibile rispondere ad alcune domande.

Queste fanno riferimento a interessi di vario tipo, così come alla formazione scolastica e professionale e, non di secondaria importanza, l’orientamento religioso. A ciò si aggiunge una caratteristica chiave. Si tratta del dietrofront.

In fase di ricerca è molto facile rendersi conto d’aver commesso un errore nello scartare un profilo che in realtà sembrava interessante. Ecco a cosa serve tale funzione, che permette di tornare sui propri passi e recuperare la foto di un utente scartato per sbaglio.

Altra modalità molto apprezzata dagli utenti è quella dello snooze. Questa consente di rendersi invisibili all’intera comunità. Ogni modalità viene disattivata per un tempo deciso dall’utente titolare dell’account. Si va dalle 24 alle 72 ore, da una settimana a un tempo indefinito. L’utente può continuare ad effettuare l’accesso regolarmente, conservando però una preziosa invisibilità agli occhi digitali altrui.

Quanto costa Bumble

La versione base di Bumble è totalmente gratuita. Non è previsto alcun costo per registrarsi e iniziare a conoscere nuovi utenti. È stata però aggiunta una versione premium, a pagamento, per migliorare l’esperienza offerta dalla piattaforma. Si tratta di Bumble Boost, che sfrutta i Bumble Coins, ovvero la moneta interna al sistema.

Bumble Boost

Accettare la versione Bumble Boost vuol dire avere accesso, attraverso il pagamento mediante una specifica valuta, Bumble Coins, a differenti funzioni aggiuntive.

Si potrà vedere chiunque abbia fatto swipe verso destra al proprio profilo. I match potranno essere estesi di altre 24 ore, così da avere più tempo per gestire le proprie chat e decidere se avviarne una o meno. Si potrà inoltre effettuare un nuovo match con collegamenti ormai “scaduti”, trascorse le 24 ore indicate. Ecco i prezzi della versione Premium di Bumble:

  • 49 euro: 1 settimana
  • 49 euro: 1 mese
  • 99 euro: 6 mesi
  • 99 euro: a vita

Bumble BFF

Se l’obiettivo principale di Bumble è quello di dare il via a delle vere e proprie relazioni, sull’app vi è anche spazio per delle solide amicizie, così come per la creazione di network lavorativi. Bumble FF sta per Bumble For Friends.

Una sezione della piattaforma utile per creare contatti, trovare coinquilini, persone con le quali condividere attività e, perché no, nuovi amici o possibili clienti. Per accedere a questa sezione occorre selezionare “scegli una modalità per iniziare”, scegliendo poi “BFF”. Si potrà così creare il proprio profilo.

Utenti verificati su Bumble

La tutela degli utenti è al primo posto. Lo dimostra il fatto di consentire ai membri di sesso femminile di conoscere unicamente membri con profili verificati. Si tratta di un ulteriore filtro che chiunque è in grado di impostare.

Va da sé che per poter impostare tale funzione occorre essere in possesso a propria volta di un account verificato. Per procedere occorre cliccare sull’icona del proprio account sull’app, recandosi poi sull’icona a forma di ingranaggio, cliccando poi su “imposta filtri avanzati”. L’ultimo passo è infine quello di cliccare su “solo profili verificati”.

Se invece si accede al proprio account attraverso la versione desktop, si dovrà cliccare sulla propria foto profilo, poi su impostazioni e scorrere fino a filtri avanzati, selezionando “solo profili verificati”.

Bumble e Tinder

L’arrivo sul mercato di Bumble ha fin da subito portato a dei paragoni con Tinder, per anni leader assoluto nel settore. Le accuse non mancano tra le parti, ma questo poco interessa agli utenti. Andiamo dunque a comparare le due app di incontri.

La grande differenza è data dal fatto che Tinder presenta un numero maggiore di uomini, che sono quasi il doppio rispetto alla “popolazione” femminile della piattaforma. Su Bumble invece il numero è approssimativamente uguale. Ciò è dato dal fatto che la seconda venuta dia tutto il potere alle donne, offrendo loro la prima mossa nel caso di interazioni eterosessuali.

Altra grande differenza è rappresentata dalle intenzioni che spingono, generalmente, gli utenti a scegliere Tinder o Bumble. Nel primo caso ci si indirizza verso dei rapporti occasionali. Nel secondo caso invece si va a caccia di veri e propri appuntamenti, statisticamente parlando.

L’assoluta libertà di Tinder porta regolarmente all’invio di messaggi osceni. Tutto ciò che occorre per poter chattare con un altro utente è un match. Non è dunque prevista alcuna tutela. Su Bumble si lavora invece per arginare il più possibile le richieste invadenti.