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Che cos'è Faceblock e quando ci sarà

Faceblock è il nome dato allo sciopero di 24 ore (11 aprile) promosso da un gruppo di cittadini per protestare contro l’utilizzo che Facebook fa dei nostri dati

Faceblock, 11 aprile giorno di protesta contro facebook Fonte foto: Faceblock

Per l’11 aprile 2018 è stato annunciato uno sciopero di 24 ore che colpirà un’intera azienda e tutti i servizi che offre: Facebook. L’iniziativa è stata creata da un gruppo di cittadini sulla stessa piattaforma social per protestare sull’utilizzo che Facebook fa dei dati personali degli utenti.

A dar risonanza a Faceblock, questo il nome dell’evento, è stato il Guardian, il giornale che insieme al New York Times ha portato a scoprire lo scandalo Cambridge Analytica che ha riguardato i dati di oltre 50 milioni di cittadini statunitensi (e anche italiani). I promotori dell’evento invitano gli utenti a non utilizzare i servizi di Facebook per 24 ore, dalle 00:01 dell’11 aprile fino alle 23:59 dello stesso giorno. Lo sciopero non riguarda solamente la piattaforma social, ma anche Instagram, Facebook Messenger e WhatsApp, tutti servizi di proprietà dell’azienda di Menlo Park.

Che cos’è Faceblock e come è nato

Al grido “Perché Facebook può fare di meglio”, Faceblock è un’iniziativa promossa da un gruppo di cittadini statunitensi per sensibilizzare gli utenti sul trattamento dei propri dati da parte della piattaforma social creata da Mark Zuckerberg. Per partecipare a Faceblock non si dovrà accedere e utilizzare Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp per tutta la giornata dell’11 aprile. Uno sciopero di ventiquattro ore che dovrebbe mandare un messaggio chiaro a Facebook: sui dati delle persone non si scherza. Il gruppo di cittadini ha creato sia una pagina su Facebook, sia un evento dove confermare la propria partecipazione. Sul sito internet, invece, è possibile far sentire la propria voce inviando un messaggio direttamente sull’account Twitter di Mark Zuckerberg.

Faceblock, perché l’11 aprile

La scelta della data non è casuale. L’11 aprile Mark Zuckerberg dovrà testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti sul caso Cambridge Analytica e sulle misure prese dalla sua azienda per proteggere i dati dei propri utenti.

Riuscirete a non utilizzare Facebook e i suoi “derivati” per 24 ore?