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PMI E INDUSTRIA 4.0

Cobot a rischio: troppe falle nei loro sistemi di gestione

Secondo una ricerca IOActive la maggior parte dei robot collaborativi ha almeno una cinquantina di vulnerabilità, un rischio per la sicurezza dei lavoratori

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Cobot a rischio: troppe falle nei loro sistemi di gestione Fonte foto: Shutterstock

I robot sono il futuro per le PMI che investono nell’Industria 4.0. Eppure da una ricerca IOActive è emerso che la maggior parte dei cobot, o robot collaborativi, hanno almeno una cinquantina di vulnerabilità all’interno dei propri standard di sicurezza. Una falla che sarà sfruttata a breve da molti hacker.

I cobot sono quei robot che interagiscono con i dipendenti umani all’interno di una stessa impresa. Servono per efficientare la produzione e ridurre gli sprechi. Purtroppo però, così come accaduto per molti oggetti dell’Internet of Things, sono facili prede per i cyber criminali. Un malintenzionato, infatti, secondo gli esperti IOActive, può sfruttare le evidenti falle di sicurezza dei cobot per manipolare a distanza le operazioni del robot e quindi danneggiare la produzione di un’azienda. Inoltre molti robot collaborativi sono dotati di microfono e telecamera e possono essere usati per un attacco di spionaggio commerciale.

Un pericolo per i dipendenti

Secondo Cesar Cerrudo e Lucas Apa, i due ricercatori che hanno scoperto le vulnerabilità, le aziende produttrici dovranno porre rimedio a questi problemi di sicurezza. Anche perché, come ha spiegato Cerrudo, il rischio per le persone è molto alto: “Parliamo di macchinari di grosse dimensioni, che riescono a sollevare pesi significativi. Un problema durante le operazioni di questi cobot potrebbe ferire o addirittura uccidere molti dipendenti”. Stando al documento firmato dai due ricercatori le falle principali riguardano una scarsa attenzione nei sistemi di comunicazione e di autenticazione dei robot e nell’uso errato della crittografia. Nello specifico Cerrudo e Apa si sono concentrati sui robot collaborativi di Rethink Robotics e di Universal Robots, e nonostante una patch di sicurezza rilasciata da poco sono comunque riusciti a prendere possesso dei macchinari.

Standard di sicurezza non rispettati

Gran parte dei problemi poi avviene durante l’installazione in fabbrica di questi cobot. I due ricercatori hanno notato che quando vengono inseriti all’interno di un’azienda ai robot collaborativi vengono disattivate le norme per la sicurezza. Questo significa che le braccia del robot si possono muovere a qualsiasi velocità, che non ci sono dei blocchi in caso di pesi caricati male o in caso di oggetti pericolosi puntati contro i dipendenti. Praticamente i cobot potrebbero diventare delle armi di distruzione se finissero nelle mani sbagliate.

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