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ADSL di casa lenta? Ecco le impostazioni del router da cambiare

La connessione a Internet non è più scattante come un tempo? Ecco come verificare se si ha ragione e come rimediare in modo semplice e alla portata di tutti

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Cavi Ethernet e router ADSL Fonte foto: Shutterstock

Da tempo si ha la sensazione che il router stia battendo un po’ la fiacca? Le pagine si aprono a rilento, download interminabili e video che si vedono a scatti? Se la velocità ADSL sembra ben lontana da quella promessa dal provider, non resta che fare qualche verifica.

Gli strumenti offerti gratuitamente sul web per controllare le prestazioni della tua connessione a Internet – in download e upload – non mancano di certo: i più conosciuti sono Speedtest o Bandwidth Place ma non sono gli unici. Si possono provare, ma bisogna tenere sempre presente un piccolo dettaglio: la velocità della connessione Internet, esattamente come il traffico su strade e autostrade, varia in base alle ore del giorno e al numero di utenti che in quel momento stanno scorrazzando sul web. Il miglior consiglio per ottenere un responso il più corretto possibile è quello di ripetere il test più volte e in vari momenti della giornata.

È bene anche sapere che tra la velocità massima pubblicizzata e quella a cui in verità si viaggia in genere c’è una netta differenza. Per una connessione ADSL a 20 Mega ad esempio, la banda nominale promessa dagli operatori è di 20 Mbit/s in download e 1 Mbit/s in upload ma la banda minima garantita è di 7,2 Mbit/s  e 4o0 Kbit/s. Non sarebbe realistico aspettarsi di navigare quindi alla velocità nominale. 

ADSL a passo di lumaca?

Una volta raccolte le prove che la velocità connessione non è quella “promessa”, cosa fare? Prima di passare alle “maniere forti” (contattare il servizio clienti del proprio operatore telefonico), si possono mettere in atto alcuni trucchi per migliorare la velocità dell’ADSL di casa. Effettuare il reset del router di casa – soprattutto se lo stai usando da un bel po’ – lo riporta nelle condizioni di quando l’hai usato per la prima volta e, in moti casi, migliora una serie di problemi di rete che si sono accumulati (irrisolti) nel corso del tempo. 

Bisogna però tenere conto che resettare il router è ben diverso da spegnerlo, aspettare qualche minuto, e poi riaccenderlo. È un’operazione molto delicata perché comporta la perdita totale della sua configurazione: nel caso in cui dovesse andar via la corrente mentre il ripristino è in corso, il router non sarebbe più utilizzabile. Se non si vogliono correre dei rischi, è consigliabile non proseguire con la guida e contattare direttamente il fornitore di accesso Internet.

Se invece siete abbastanza smanettoni da tentare potete poi riconfigurare il router con le impostazioni condivide dagli operatori sui propri siti. Ciascun fornitore di servizi infatti è tenuto a mettere a disposizione dei clienti i dati utili alla migrazione e alla configurazione delle proprie linee in seguito alla delibera n. 348/18/CONS sul modem libero dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Router ADSL di casaFonte foto: Pixabay

Router ADSL domestico

Scoprire l’indirizzo IP del router di casa

Per modificare la configurazione e riportare il router alle impostazioni di fabbrica bisogna, innanzitutto, cercare il manuale del dispositivo dove, di solito, viene spiegato come accedere alla sua pagina di configurazione tramite browser. 

Se non si trova ci sono tre strade a disposizione: cercare su Internet, rivolgersi all’operatore telefonico, affidarsi al fai d te. In quest’ultimo caso, però, bisognerà avere un po’ di pazienza e sapersi destreggiare tra le impostazioni del sistema operativo. 

Se si utilizza Windows si deve digitare il comando “CMD” nel box che compare in basso a sinistra della barra di Start e selezionare lo strumento Prompt dei comandi per entrare in modalità riga di comando (vedi immagine qui sotto). Poi digitare ipconfig e premere invio per scoprire indirizzo IP del router (solitamente coincide con quello del gateway). L’obiettivo di tutta questa procedura è entrare – tramite browser – nella pagina di configurazione del router per effettuare il salvataggio dei dati di configurazione.

Schermata con indirizzo IP del router di casa

Come scoprire l’indirizzo IP del router di casa

 

Fare il backup della configurazione del router

L’indirizzo IP del router spazia solitamente tra un range che va da 192.168.0.1 a 192.168.1.254, ma tutto dipende dalla marca del dispositivo e dalla politica adottata dal produttore (alcuni, ad esempio, permettono di accedere alle impostazioni dall’indirizzo IP 127.0.0.0). 

Una volta scoperto, si apre il browser e si digita il quartetto di cifre nella barra degli indirizzi: si aprirà una finestra in cui ti verrà chiesto di inserire il nome utente e la password. E, purtroppo, sono informazioni che sono presenti solo nel manuale utente del tuo router o nell’area del supporto tecnico del provider. Ma non sono informazioni così difficili da recuperare se si conosce il modello del dispositivo (scritto, solitamente, nella parte bassa del router stesso).

Ogni router ti propone un’interfaccia di configurazione diversa: solitamente il comando per copiare il file di configurazione si “nasconde” nella sezione “Amministrazione” o “Impostazioni”. Non è raro che nella stessa area ci sia anche il comando per l’operazione di reset

Interfaccia utente routerFonte foto: Redazione

Interfaccia utente di un router di casa

 

Regalare una nuova vita al tuo router

A questo punto, dopo aver eseguito il backup della configurazione, non resta che effettuare il reset del router. Alcuni modelli hanno un reset manuale sul dispositivo (un piccolo pulsantino vicino il pulsante di accensione da premere per qualche secondo), mentre altri permettono di farlo dalla già citata sezione di configurazione. 

Resettato il router – il tempo varia da modello a modello – si deve rientrare nell’interfaccia utente del dispositivo – seguendo il procedimento illustrato in precedenza – per ripristinare le informazioni di configurazione salvate in precedenza. Pur sembrando tutto molto semplice, si tratta sempre di un’operazione che comporta dei rischi che si effettua a proprio rischio e pericolo.

Modificare la frequenza di banda

Se anche dopo la riconfigurazione ed effettuando un nuovo speed test i risultati sulla velocità di connessione non sono ancora soddisfacenti potrebbe essere utile modificare la frequenza di banda sulla quale si viaggia. I nuovi modelli di router hanno un raggio più ampio di banda rispetto a quelli a 2,4 Ghz infatti il Wi Fi può spaziare fino a 5 Ghz. Questo ampliamento delle frequenze e quindi dei canali di navigazione ha permesso di risolvere il problema dell’affollamento delle reti wireless. 

Sebbene il Wi Fi a 5 Ghz garantisca una copertura minore perché è più soggetta alle interferenze prodotte dagli ostacoli circostanti il dispositivo di connessione, allo stesso tempo permette il trasferimento di una maggiore quantità di dati. Rispetto poi alla velocità della linea ADSL avere un device che possa passare da una frequenza all’altra permette, nei momenti in cui ci sono numerose connessioni contemporanee nelle vicinanze, di trovare dei canali più liberi.

Modificare o nascondere il nome di rete

Per impostare il modem abilitando entrambi i canali è necessario assegnare lo stesso service set identifier (SSID), si tratta del nome con cui una rete Wi Fi si identifica ai suoi utenti. Questo dato si trova in genere sul retro del router, nello stesso posto in cui trovate la password di rete. Per modificare il nome della rete domestica è consigliabile collegarsi via Ethernet alla linea, accedere alla pagina di configurazione del router e modificare il nome. 

Gli esperti consigliano di modificare il SSID fornito di default dall’operatore come misura di sicurezza aggiuntiva. Si può anche decidere poi di nascondere il proprio SSID, sempre per evitare hackeraggio o collegamenti indesiderati alla propria rete. In questo caso però dovrete essere certi di ricordare esattamente la modifica effettuata, altrimenti se proverete a collegarvi in wireless con nuovi dispositivi alla rete avrete problemi.

Anche la sicurezza incide sulla velocità

Aumentare la sicurezza della propria connessione può influenzare anche la velocità a cui si naviga. Non a caso gli operatori raccomandano di curare questo aspetto per evitare che utenti esterni usino la vostra rete ne rallentino le prestazioni. Ecco alcuni consigli utili su come scegliere le chiavi di rete:

  • non impostare sequenze numeriche tipo 1234 o 0000
  • niente nomi di personaggi famosi
  • non usare il nome del cane o di un familiare o del film preferito
  • meglio le combinazioni alfanumeriche
  • alternare maiuscole e minuscole all’interno della password
  • magari usare i programmi che rigenerano spesso le chiavi

I requisiti minimi dei dispositivi

Se si continua a navigare con difficoltà e interruzioni c’è un’altra verifica che potete tentare prima di rivolgervi all’operatore tramite il Servizio clienti e l’intervento di un tecnico specializzato. Collegatevi al sito del vostro fornitore e nella pagina dedicata al router troverete anche le informazioni sui requisiti minimi di sistema dei dispositivi (pc, tablet e smartphone) da rispettare per poter sfruttare la massima velocità di connessione. Il problema infatti potrebbe non essere la rete Wi Fi, potrebbero non essere le interferenze o la banda, bensì si potrebbe trattare di un device obsoleto e che non riesce ad elaborare la quantità di dati in entrata e in uscita.

Se cercate il modello di router associato alla velocità di banda otterrete numerosi risultati che vi illustreranno quali sono ad esempio le caratteristiche che deve avere il processore o lo spazio libero sulla RAM e anche quale sistema operativo è compatibile. Una configurazione minima per un pc con una linea ADSL 2+ è: 

  • processore 166 MHz o superiore
  • sistema operativo da Windows 98 in poi
    RAM almeno 64 MB
    e almeno 250 MB di spazio libero sull’hard disk