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A quanto ammonta il consumo dell'asciugatrice? Ecco come contenere i costi

Alcuni consigli utili per moderare il consumo dell'asciugatrice, così da alleggerire la bolletta in modo significativo senza cambiare abitudini di vita

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asciugatrice, consumi, elettrodomestico Fonte foto: Adobe Stock

L’asciugatrice è diventata uno degli elettrodomestici più apprezzati nelle case moderne, grazie alla sua capacità di rendere più rapido e meno faticoso il processo di asciugatura dei vestiti. Tuttavia, il consumo dell’asciugatrice incide notevolmente sul costo energetico domestico, spingendo molti a interrogarsi su come sia possibile alleggerire la bolletta. Abbiamo molti elettrodomestici energivori in casa e delle buone pratiche di utilizzo possono aiutare a contenere i costi anche in modo significativo. In questo articolo spiegheremo quanto consuma un’asciugatrice e daremo anche alcuni consigli utili per massimizzare il risparmio.

Come funziona l’asciugatrice

Prima di parlare in dettaglio del consumo watt dell’asciugatrice, è opportuno spiegare brevemente come funziona questo elettrodomestico così utile. Si tratta di un apparecchio con cui è possibile asciugare facilmente i panni appena lavati e ancora bagnati, sarà sufficiente inserire i vestiti all’interno dell’apposito cestello e impostare il programma idoneo sulla base della tipologia di materiali e tessuti. L’asciugatrice consuma molto rispetto ad altri elettrodomestici perché immette aria calda nel cestello così da eliminare l’acqua e l’umidità dai vestiti.
Il consumo dell’asciugatrice dipende anche dalla tipologia di apparecchio, visto che è possibile scegliere tra asciugatrici a pompa di calore e a condensazione. Le prime sono molto efficienti e scaldano l’aria utilizzando un compressore, uno scambiatore di calore e un liquido termovettore. Le seconde, quelle a condensazione, usano una resistenza elettrica per generare calore e condensano l’aria umida per poi espellerla in un’apposita vaschetta. Sul mercato ci sono anche asciugatrici moderne con la funzione a vapore per non dover stirare gli abiti dopo il lavaggio.

Consumo watt dell’asciugatrice: tutte le informazioni

Molti sono convinti che l’asciugatrice consumi molto e la utilizzano sempre con un certo timore. Questo elettrodomestico è diventato un prezioso alleato in casa, specialmente all’interno di appartamenti che sono sprovvisti di uno spazio esterno e interno per stendere i panni. In molte zone umide, utilizzare un’asciugatrice è diventato quasi indispensabile, proprio per questo conoscere il consumo watt dell’asciugatrice è essenziale per orientare le proprie scelte in materia di consumo.

Per comprendere l’impatto energetico e il consumo dell’asciugatrice, è fondamentale partire dalla sua potenza, generalmente compresa tra i 2.000 e i 5.000 watt, a seconda del modello e delle funzionalità offerte. Considerando un uso medio, un’asciugatrice può consumare circa 1,5 kWh per ciclo di asciugatura, con variazioni, anche significative, in base alla durata del ciclo e alla quantità di bucato. Quello che si può dire su quanto consuma un’asciugatrice è che gli apparecchi a pompa di calore consumano meno rispetto a quelle con resistenza elettrica a condensazione, ma hanno anche un costo maggiore d’acquisto.

A impattare sul consumo dell’asciugatrice, comunque, è spesso la classe energetica, con un apparecchio di classe A+++ che consuma meno di 1,5 kWh al ciclo e una di classe D che può arrivare anche a 5 kWh a ciclo. Un’asciugatrice di classe A+++ a pompa di calore, ad esempio, ha consumi inferiori a 126 kWh l’anno, molti meno rispetto ai 448 kWh l’anno di un’asciugatrice a pompa di calore di classe D. Le differenze di consumo per classe energetica sono evidenti anche per quanto riguarda le asciugatrici a condensazione, con quelle di classe A+++ che vantano consumi inferiori ai 141 kWh l’anno, e quelle di classe D superiori ai 449 kWh l’anno. Come si può vedere le differenze in bolletta sono evidenti, ma un risparmio può venire anche dall’adottare buone pratiche di utilizzo.

Consumo dell’asciugatrice: consigli per risparmiare

Il consumo dell’asciugatrice, che in alcuni casi potrebbe sembrare decisamente elevato, può essere ottimizzato attraverso alcune accortezze che permettono di ridurne l’impatto sulla bolletta energetica. Oltre all’acquistare un’asciugatrice di classe energetica A+++, come abbiamo visto, si può ottenere un ottimo risparmio puntando sui modelli a pompa di calore rispetto a quelli a resistenza elettrica, riducendo così il consumo energetico fino al 50%.

Ma come utilizzare al meglio questo elettrodomestico? Per un uso consapevole occorre ottimizzare i cicli di asciugatura, ma anche riempire l’asciugatrice senza superarne la capacità massima, ad esempio, consente di massimizzare l’efficienza di ogni ciclo. Inoltre, selezionare il programma adatto al tipo di tessuto e al grado di umidità dei capi può prevenire cicli di asciugatura più lunghi del necessario, con un conseguente spreco di energia. La manutenzione è un aspetto spesso trascurato che può incidere notevolmente sul consumo dell’asciugatrice. Pulire regolarmente il filtro dell’asciugatrice e assicurarsi che i condotti di ventilazione siano liberi da ostruzioni sono pratiche fondamentali per mantenere l’efficienza dell’apparecchio e ridurre i consumi.

Un’altra strategia per contenere il consumo dell’asciugatrice consiste nello sfruttare il calore residuo per asciugare più carichi di seguito. Avviare un secondo ciclo immediatamente dopo il primo può sfruttare il calore ancora presente nell’apparecchio, riducendo il consumo complessivo.

Per ridurre il consumo medio dell’energia elettrica in casa si può valutare di sottoscrivere un contratto energetico che prevede tariffe agevolate in determinati orari. In questo modo si potrebbe programmare l’uso dell’asciugatrice in queste fasce orarie, massimizzando il risparmio in bolletta. Molti modelli recenti offrono la possibilità di avviare il ciclo in ritardo, facilitando l’adesione a questa pratica.

 

In collaborazione con LiberoTariffe