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Digitale terrestre 2020: come continuare a vedere la TV

Dal 2021 partirà lo switch off del digitale terrestre, ma già dal 18 dicembre 2019 è possibile acquistare un nuovo TV utilizzando lo sconto di 50 euro

antenna digitale terrestre Fonte foto: Shutterstock

La scadenza ultima è stata fissata: 30 giugno 2022. Da questo giorno tutti i televisori presenti in Italia devono essere abilitati alla ricezione del segnale tramite la nuova tecnologia DVB T2, altrimenti sarà impossibile continuare a vedere i canali TV. A dieci anni dallo switch-off che ha portato la televisione italiana nella nuova era, passando dal segnale analogico al digitale, gli italiani devono prepararsi a un nuovo passaggio. Questa volta dal DVB T al digitale terrestre T2.

Si tratta di una nuova tecnologia di trasmissione che migliorerà la qualità dei canali utilizzando lo standard di compressione video HEVC e assicurando il supporto fino alla risoluzione 8K. Lo switch dal DVB T al DVB T2 si è reso necessario per liberare le frequenze 700mHz riservate alla nuova rete 5G che dal prossimo anno dovrebbe aumentare il proprio raggio d’azione e coprire un numero maggiore di città.

Per il nuovo digitale terrestre T2 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una road map con le date dello switch-off regione per regione. Entro la data limite gli abitanti dovranno adeguarsi al nuovo standard acquistando un televisore o un decoder se non dispongono di un dispositivo adatto. Ecco come capire se il proprio TV supporta il DVB T2 e cosa fare per continuare a vedere i canali televisivi.

Digitale terrestre 2020: quando avviene lo switch-off

Si parte a fine settembre 2021 e si conclude il 20 giugno 2022. Nel giro di nove mesi il Ministero dello Sviluppo Economico prevede di effettuare lo switch off dal DVB T1 al digitale terrestre T2 per garantire una migliore qualità video. Ecco il calendario pubblicato dal MiSE:

  • 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021 – Area 2 e 3: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.
  • 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022 – Area 1: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna.
  • 1° aprile 2022 al 20 giugno 2022 – Area 4: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche.

La data ultima è il 30 giugno 2022: entro questa data il passaggio deve essere completato e garantita ai cittadini la possibilità di vedere il TV sul nuovo segnale.

Quali televisori supportano il DVB T2

Se vi state chiedendo se il vostro televisore supporta il DVB T2, la risposta è molto semplice: dipende da quando lo avete acquistato. Tutti i televisori messi in vendita dal 1 gennaio 2017 sono obbligati per legge a supportare il digitale terrestre T2, mentre per quelli acquistati prima di questa data è necessario controllare se sulla scatola è presente il bollino del DVB T2.

Come continuare a vedere il TV con il digitale terrestre T2

Per esser certi di continuare a vedere i canali TV dopo il completamente dello switch off (20 giugno 2022, ma in alcune regioni avverrà prima), bisogna disporre di un dispositivo ad hoc. Chi ha acquistato un televisore prima del gennaio 2017 sarà costretto a comprarne uno nuovo oppure affidarsi a un decoder ad hoc.

Il Governo ha varato un fondo di 151 milioni di euro per aiutare le fasce di reddito più svantaggiate nell’acquisto di un televisore o di un nuovo decoder.

Bonus Tv, come funziona e a chi è destinato

Il fondo ha preso il nome di Bonus TV ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di uno sconto che le famiglie con reddito basso possono utilizzare in fase di acquisto di un nuovo televisore o decoder abilitato alla codifica HEVC Main 10. Bisogna specificare che il Bonus Tv è fino a 50 euro: se il dispositivo acquistato costa di meno, lo sconto coprirà l’intero costo.

Il Bonus TV parte dal 18 dicembre 2019 e dura fino a dicembre 2022. Il fondo varato dal Governo dispone di 151 milioni di euro suddivisi in quattro anni: 25 milioni per il 2019, 76 milioni per il 2020, 25 milioni per il 2021, 25 milioni per il 2022. Lo sconto si ottiene direttamente in fase di acquisto: al commerciante è necessario presentare un modulo con cui si autocertifica di far parte della fascia ISEE 1 o ISEE 2 (reddito fino a 20.000 euro).

Il commerciante recupera lo sconto sotto forma di credito d’imposta alla prima dichiarazione fiscale.