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Digitale terrestre: che succede ai canali Sky nel 2022

A partire da gennaio 2022, in molte regioni italiane, verranno spenti i ripetitori TV che trasmettono su frequenze già assegnate al 5G. Tra queste TV ci sono molti canali Sky.

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sky Fonte foto: r.classen / Shutterstock.com

Con il passaggio alla codifica Mpeg-4 dei primi 15 canali RAI e Mediaset, avvenuto il 20 ottobre, è entrata nel vivo la roadmap dello switch off al nuovo digitale terrestre di seconda generazione. Una roadmap più volte rimodulata e rinviata in passato, ma che adesso deve correre perché si avvicina la data fatidica del 30 giugno del 2022.

E’ questo il giorno, ormai vicinissimo, entro il quale tutte le frequenze nella banda 700 MHz, oggi occupate dalle TV locali e nazionali, dovranno essere liberate e concesse agli operatori telefonici che hanno vinto la gara record di fine 2018, grazie alla quale lo Stato ha già incassato 6,5 miliardi di euro. Si tratta del cosiddetto “refarming” delle frequenze ed è previsto da anni, non è affatto una novità. Tali frequenze verranno usate per espandere la rete 5G, quindi non è possibile alcuna coabitazione tra segnale televisivo e segnale telefonico. Oggi, però, su quelle frequenze trasmettono emittenti importanti, come i canali Sky veicolati tramite digitale terrestre. Già a partire dal 3 gennaio 2022, nel nord Italia, le frequenze a 700 MHz dovranno essere liberate, che succederà ai canali Sky?

Refarming frequenze: quali canali saranno spenti

Per sapere quali canali TV saranno impattati dal refarming delle frequenze, dobbiamo guardare ai canali radio della banda 700 MHz: su ogni canale radio vengono trasmessi più canali TV, grazie alla compressione Mpeg e alla tecnologia multiplexing (dalla quale deriva il famoso termine “MUX“).

Nella banda a 700 MHz oggi vengono trasmessi 12 canali radio UHF, con frequenza compresa tra 694 MHz e 790 MHz (ogni canale radio occupa 8 MHz), alcuni dei quali sono stati già spenti nei mesi scorsi.

Su queste frequenze, nel nord Italia, Sicilia e Sardegna viene trasmesso il MUX Mediaset 1, che contiene i seguenti canali:

  • TV8
  • Cielo
  • Sky TG24
  • Sky Atlantic
  • Fox
  • Premium Crime
  • Premium Stories
  • Premium Cinema 3
  • Sky Sport Calcio

Un altro MUX che trasmette sui canali della banda 700 MHz, quasi tutta Italia, è il MUX Mediaset 5, che contiene i seguenti canali:

  • Sky uno
  • Premium Action
  • Sky Sport Uno
  • Sky Sport 24
  • Sky Sport Calcio
  • Sky Sport

Come funziona Sky sul digitale terrestre

Sky nasce come emittente satellitare e non ha a disposizione alcuna frequenza sul digitale terrestre, per questo le “affitta” da Mediaset. Il contratto che permette di a Sky di trasmettere i suoi canali sui MUX Mediaset 1 e Mediaset 5 scade a fine giugno e al momento non c’è notizia ufficiale di rinnovo.

Non solo: da diversi mesi Sky non inserisce più il digitale terrestre nella sua pagina Web delle offerte ai clienti, ma chi ha sottoscritto l’offerta in passato continua a vedere i canali Sky sul digitale senza problemi.

Cosa succede il 3 gennaio 2022

Il refarming delle frequenze inizia ben prima di gennaio: già il 15 novembre i ripetitori TV verranno spenti in Sardegna, dove però i Mux Mediaset sono trasmessi su frequenze diverse.

Dal 3 gennaio 2022, invece, scatta il refarming nelle regioni del nord Italia (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna), dove l’utenza è molto più numerosa e dove Mediaset occupa alcune di quelle frequenze con i suoi MUX. Compresi i MUX che veicolano i canali Sky.

Su quei MUX, però, Mediaset trasmette anche alcuni dei suoi canali e quando sarà costretta a spegnere i MUX 1 e 5 lo spazio non basterà per tutti. Ciò vuol dire che Sky su DTT verrà spenta?

Non c’è nulla di ufficiale in merito, ma alcuni clienti di Sky sul digitale terrestre hanno ricevuto (già a febbraio 2021), un’offerta per prorogare il servizio fino a marzo 2022. Non è da escludere, quindi, che da gennaio 22 i canali Sky vengano spostati su altre frequenze provvisorie nel nord Italia in attesa del 30 giugno.

Data entro la quale, per forza di cose, Sky avrà comunicato quale sarà il futuro dei suoi abbonati in digitale terrestre. Ancora tutta da decidere, invece, la sorte di decine di TV locali italiane che da gennaio 2022 potrebbero sparire.

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