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Lezioni online: arriva l'app che smaschera chi imbroglia o si distrae

110 Cum Laude è una piattaforma che aiuta i professori a individuare gli studenti che stanno copiando o che sono distratti

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Lezioni online: arriva l'app che smaschera chi imbroglia o si distrae Fonte foto: morphcast

Si chiama 110 Cum Laude ed è la nuova web app sviluppata da un’azienda italiana, che aiuta gli insegnanti a capire quando gli studenti sono svogliati, stanno copiando o semplicemente non stanno seguendo la lezione online. Con lo scoppio della pandemia e la conseguente chiusura delle scuole, professori e alunni hanno scoperto i vantaggi e gli svantaggi della didattica a distanza. Piattaforme specializzate come Google Classroom e WeSchool oppure app per videoconferenze come Zoom, Skype e Google Meet si sono trasformate in delle vere e proprie aule online.

Se da un lato hanno offerto un’ottima soluzione alternativa agli insegnanti, dall’altra hanno permesso agli studenti di prendersi molte più libertà rispetto alle lezioni in aula. Con semplici stratagemmi è possibile non ascoltare le lezioni oppure “imbrogliare” i prof durante i compiti in classe e le interrogazioni. Per questo motivo è stata creata 110 Cum Laude, una web-app raggiungibile direttamente dal browser del computer e che grazie alle reti neurali e al machine learning è in grado di individuare un suggeritore vicino agli studenti.

Come funziona 110 Cum Laude

110 Cum Laude non è un programma che bisogna installare sul PC, ma una web-app che si può aprire dal browser e lavora in tandem con le piattaforme di didattica a distanza e con quelle per le videoconferenze. Ma come funziona 110 Cum Laude? L’applicazione ha due funzionalità: Lessons ed Exams. La prima permette di controllare la classe a distanza e scoprire se qualche studente è poco attento o non sta seguendo la lezione. Exams, invece, aiuta a scoprire chi sta copiando durante una lezione, oppure se sta ricevendo suggerimenti da persone vicine.

Per offrire questi servizi, 110 Cum Laude utilizza la tecnologia di reti neurali di MorphCast che migliora con il tempo tramite il machine learning. Come riesce 110 Cum Laude a capire se una persona sta copiando o è distratta? Grazie al riconoscimento facciale: in base alla posizione dello sguardo o alla presenza di strani rumori, l’applicazione è in grado di richiamare l’attenzione del professore, segnalando le pratiche scorrette.

Sono in arrivo anche nuove funzioni, che permettono ai professori di scoprire se lo studente indossa delle cuffie wireless, oppure se sta utilizzando un tablet o uno smartphone.

110 Cum Laude: la privacy

L’applicazione è stata sviluppata seguendo tutte le direttive in materia di privacy e di GDPR. Tutti i dati raccolti da 110 Cum Laude non sono salvati in locale e nemmeno su un server, in modo che nessun hacker ne possa entrare in possesso. Come spiegato dagli sviluppatori, un fotogramma viene prelevato dal flusso video e inserito in una struttura di dati nella RAM. Essendo la RAM una memoria volatile, non rimane salvato dopo la visione. Gli algoritmi analizzano il frame e lo trasformano in numeri che rappresentano tratti anonimi come movimento, emozioni, età e genere.

Costo 110 Cum Laude

Logicamente la web-app non è gratuita: il costo è a consumo in base alle ore di utilizzo, al numero di studenti e alle interrogazioni e compiti in classe da fare durante l’anno.