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L'iPhone 13 Pro avrà lo stesso schermo del Samsung Galaxy S21 Ultra

Secondo le ultime indiscrezioni il prossimo Apple iPhone 13 avrà finalmente un display a 120 Hz, ma sarà nella nuova tecnologia LTPO e verrà prodotto da Samsung.

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iphone 12 Fonte foto: Apple

I display con frequenza di aggiornamento più elevata dei tradizionali 60 Hz erano attesi da appassionati e addetti ai lavori già negli iPhone 12 presentati ad ottobre 2020. Apple invece ha mancato l’appuntamento, rinviando di fatto il debutto di una caratteristica che ai nostri giorni assume un’importanza sempre maggiore.

Non hanno rinunciato ai 120 Hz i maggiori top di gamma Android presentati finora, tra i quali ovviamente c’è anche Samsung Galaxy S21 Ultra 5G. Ed è curiosa l’indiscrezione circolata nelle ultime ore secondo cui – ironia della sorte – i rivali per antonomasia possano finire per utilizzare un componente pressoché identico. Il fatto che sugli iPhone 13 – probabilmente solo sulle versioni di punta Pro e Pro Max – possa esserci un display con frequenza di aggiornamento di 120 Hz non sembra in discussione. Lo suggeriscono insieme la logica e le indiscrezioni come quella odierna che precedono il debutto di un prodotto, peraltro molto atteso dagli appassionati di telefonia come l’iPhone di Apple.

Su iPhone 13 un display tutto nuovo

Le voci circolate nelle ultime ore suggeriscono che sugli iPhone 13 ci sarà un display prodotto da Samsung di tipo LTPO OLED con frequenza di aggiornamento di 120 Hz, quindi uno schermo con specifiche sovrapponibili – curiosamente ma non troppo – a quelle di Samsung Galaxy S21 Ultra 5G.

Può suonare strano a chi non si interessa quotidianamente di tecnologia che due concorrenti come Apple e Samsung – i rivali per antonomasia della tecnologia tascabile – finiscano per condividere un componente, ma in realtà la collaborazione tra l’azienda della Mela e la multinazionale asiatica è in essere da anni, e non sarebbe il primo display che Apple commissiona a Samsung.

Sono di Samsung la maggior parte dei display OLED che equipaggiavano ieri ed equipaggiano oggi gli iPhone di Apple, dunque per i più informati la voce odierna proveniente dalla Corea non suona per nulla strana: si pensi che secondo alcune stime ben 110 milioni di display impiegati quest’anno da Apple sugli iPhone 12 e sui prossimi iPhone 13 provengono proprio dagli stabilimenti Samsung.

I benefici degli OLED LTPO di iPhone 13

È interessante notare come Cupertino abbia scelto per i suoi smartphone ancora una volta la formula migliore disponibile. Non solo una frequenza di aggiornamento più elevata del solito – 120 Hz, quindi uno schermo capace di aggiornarsi 120 volte in un secondo – ma pure la tecnologia LTPO che, come evidenziato da Samsung Galaxy S21 Ultra 5G e dai competitor di pari livello, assicura sì una maggiore fluidità a fronte però di un impatto sull’autonomia tutto sommato trascurabile.

Gli OLED con tecnologia LTPO sono una novità nel mondo degli smartphone e come ogni tecnologia agli inizi implicano dei costi di produzione più elevati. Del resto però un OLED a 120 Hz tradizionale impatterebbe in modo importante sulla batteria, per cui la tecnologia LTPO diventa quasi imprescindibile per la diffusione di massa dei refresh rate elevati.

LTPO è l’acronimo di low-temperature polycrystalline oxide ed è di fatto un’evoluzione della tecnologia OLED, organic light emitting diode. Quindi tutti i display LTPO sono OLED, ma non tutti gli OLED sono LTPO. Almeno non per il momento, poiché quando caleranno i costi di produzione degli LTPO questi dovrebbero soppiantare i precedenti LTPS per via di consumi notevolmente inferiori e quindi di ripercussioni positive sull’autonomia di smartphone e compagnia.

Prodotti come Samsung Galaxy S21 Ultra 5G o come gli iPhone 13 sono o saranno tutt’altro che economici, quindi i maggiori costi industriali che derivano da una tecnologia recente e ancora costosa come la LTPO possono essere ammortizzati su prezzi di listino certamente non popolari.