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PMI E INDUSTRIA 4.0

Magala, il trojan horse che truffa le PMI

Si tratta di una rete botnet in grado di generare falsi click pubblicitari: le vittime pagano per un servizio inesistente e gli hacker guadagnano senza faticare

Magala, il trojan horse che truffa le PMI Fonte foto: Shutterstock

Ci sono delle infezioni informatiche che non hanno bisogno di criptare le macchine e chiedere in cambio il pagamento di un riscatto per estorcere del denaro alle vittime. Un’azienda, soprattutto le piccole e medie imprese, può essere truffata dagli hacker in modi molto semplici e meno subdoli.

Kaspersky Lab, nota società esperta in cybersecurity, ha scoperto una botnet che assicura lauti guadagni ai cybercriminali, generando falsi click sugli annunci pubblicitari. Come è noto, per le società che non hanno grandi risorse economiche internet rappresenta una grande possibilità per farsi conoscere. Purtroppo, però, può anche capitare che acquistino spazi da inserzionisti disonesti il cui unico obiettivo è truffare il malcapitato. Nel caso scovato da Kaspersky Lab, la rete di computer zombie, denominata Magala, infatti, non fa altro che simulare i click degli utenti alle pagine web, creando un alto numero di impression sugli annunci pubblicitari.

Magala, la botnet degli annunci pubblicitari

Per “arruolare” un computer alla botnet Magala, i pirati informatici installano un adware, un malware che spia il comportamento online delle vittime e mostra annunci oppure indirizza il traffico web verso pagine pubblicitarie. Il trojan horse si diffonde senza destare sospetto sulle macchine dei malcapitati attraverso dei siti compromessi dagli hacker.

La botnet imita dei click, come se gli utenti avessero aperto un annuncio realmente. Le aziende pagano gli spazi pubblicitari in base al numero di click registrati dal banner. Si capisce, quindi, che generando dei click falsi, gli hacker truffano le aziende, appropriandosi di soldi ottenuti da annunci pubblicitari che in realtà non ha visto nessuno.

Per un’impressa il danno è enorme. Non solo, infatti, pagano per un servizio fasullo, ma non raggiungono nemmeno l’obiettivo sperato: i propri clienti. Secondo Kaspersky Lab, la rete botnet frutterebbe agli hacker circa 350 dollari a computer infettato.

Come proteggersi

Il modo più semplice per proteggersi da Magala è la prevenzione. Un’azienda, infatti, dovrebbe acquistare spazi pubblicitari solo da società affidabili, evitando di andare dietro a soluzioni economiche. È molto importante, poi, mettere al sicuro anche i computer. Come visto, gli hacker hanno bisogno di installare il malware sulle macchine per realizzare la rete botnet. In questi casi, dunque, è fondamentale aggiornare gli antivirus e i sistemi operativi e non aprire link sconosciuti.