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Micro:bit, il minicomputer inglese alla conquista del mondo

La fondazione responsabile del progetto Micro:bit punta a distribuire il dispositivo a 100 milioni di bambini sparsi in tutto il mondo

micro:bit Fonte foto: Microbit

È grande quanto una carta di credito ma permette di programmare. Stiamo parlando di Micro:bit, il computer per bambini realizzato da BBC in collaborazione con cinque giganti della tecnologia: Microsoft, Arm, Nominet, Samsung e l’Institution of Engineering and Technology.

Il progetto è partito nel Regno Unito a marzo di quest’anno dove a circa un milione di bambini è stato distribuito il Micro:bit. Ora il gruppo che ha ideato questo piccolo computer vorrebbe consegnare il dispositivo a 100 milioni di bambini sparsi per il mondo. Micro:bit, infatti, è arrivato in Islanda, Olanda, Norvegia e presto potrebbe essere distribuito in altri 20 paesi. L’obiettivo della fondazione è favorire quella che in inglese viene chiamata la computing education, partendo proprio dai più piccoli. Come afferma Zach Shelby, leader il gruppo, il Micro:bit punta ad “abbassare le barriere dell’invenzione tecnologica”.

Cosa è il Micro:bit

Il Micro:bit è un piccolo computer progettato per essere usato in classe. Il dispositivo permette ai bambini di sviluppare delle applicazioni usando diversi linguaggi di programmazione come ad esempio Python, TouchDevelop, Blockly, and JavaScript . Il Micro:bit ha una porta USB attraverso cui è possibile collegare il device al computer ed è anche provvisto di magnetometro e un accelerometro. Il Micro:bit è distribuito gratuitamente ai bambini di un’età compresa tra 11 e 12 anni ai quali viene anche consegnato un cavo USB e un caricabatteria.

Il Micro:bit non è il primo mini computer ad essere realizzato nel Regno Unito. Nel 2012 la Raspberry Pi Foundation ha lanciato il Raspberry PI, un dispositivo single-board dalle dimensioni ridotte pensato proprio per l’educazione informatica dei bambini inglesi.

 

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