Perché a volte il GPS non funziona e come rimediare
Il funzionamento del GPS è legato alla ricezione del segnale da 3 satelliti orbitanti attorno alla Terra. Ecco alcuni fattori che potrebbero metterlo KO

Pur “passando inosservato” nella gran parte dei casi, il GPS (acronimo di Global Positioning System, sistema di posizionamento globale) è tra le funzionalità più utilizzate da chiunque utilizzi uno smartphone. E dire che fino a qualche decennio fa era una tecnologia a esclusivo uso militare, inaccessibile (e in molti casi sconosciuta) a semplici cittadini.
Oggi, di fatto, si tratta di una delle “dotazioni standard” di qualunque dispositivo mobile: basta scorrere le specifiche tecniche di uno smartphone qualsiasi (anche di fascia bassa), di un tablet o uno smartwatch per scoprire che il proprio device può individuare la nostra posizione con una precisione di poche decine di centimetri. E gli usi che se ne fanno sono i più vari: dalle indicazioni stradali a quelle passo-passo quando ci si muove a piedi, passando per il tracciamento dei movimenti per il calcolo dell’attività fisica quotidiana (e il consumo di calorie) e la localizzazione delle foto scattate mentre si è in vacanza.
Come funziona il GPS
Il Global Positioning System basa il suo funzionamento su una costellazione di satelliti (32, per l’esattezza) posta in orbita a una distanza di 26 mila chilometri dal suolo. I satelliti, dotati di un orologio atomico interno sincronizzato al millesimo di secondo, ruotano attorno alla Terra e, contemporaneamente, inviano un segnale sulla superficie del nostro pianeta. Qui dei dispositivi dotati di appositi ricevitori (antenna e chip GPS), “intercettano” e analizzano il segnale così da poter dedurre la propria posizione sulla mappa. Affinché la localizzazione sia esatta, però, è necessario che il dispositivo GPS riceva contemporaneamente il segnale da almeno tre satelliti: ciò consente di effettuare la triangolazione dei dati e individuare con precisione di poche decine di centimetri le proprie coordinate geografiche. Ovviamente, maggiore sarà il numero di satelliti agganciati, migliore sarà la precisione della localizzazione.
Perché il GPS non funziona e come rimediare
Se il GPS non funziona e lo smartphone non riesce a localizzarci, dunque, è perché il nostro dispositivo non riesce ad agganciarsi a un numero sufficiente di satelliti. Diversi i motivi che potrebbero causare questi malfunzionamenti, ma nella gran parte dei casi tutto si risolve molto facilmente e nel giro di pochi istanti. Prima di tutto, però, accertatevi che il GPS dello smartphone sia attivo: un errore di distrazione capita a tutti e la soluzione è, di fatto, immediata.
Alla prima accensione, il GPS impiega più del solito per localizzarci: il dispositivo può impiegare fino a cinque minuti prima di agganciarsi al segnale dei satelliti e localizzarci sulla mappa. Se notate dei ritardi, dunque, non preoccupatevi: rientra perfettamente nella norma.
Affinché sia possibile utilizzare i servizi GPS (dalla geolocalizzazione delle foto alle indicazioni stradali) è necessario che al di sopra del ricevitore sia “disponibile” un’ampia porzione di cielo sgombro. In questo modo sarà più semplice intercettare il segnale e agganciarsi i satelliti. Detto questo, è ovvio che all’interno di un edificio il GPS non potrà funzionare: il soffitto schermerà la ricezione del segnale e isolerà il dispositivo. Allo stesso tempo, anche un ostacolo di ampie dimensioni potrà fare da schermo e rendere difficoltosa la localizzazione: se vi trovate nelle vicinanze di un albero dalla chioma folta o siete all’ombra di un grattacielo alzate un po’ il naso e scoprirete il perché del malfunzionamento. In casi come questi, fortunatamente, il problema è di facile soluzione: basta spostarsi all’aperto (o in un luogo dove il cielo è visibile chiaramente) e lo smartphone tornerà a localizzarvi in men che non si dica.

Il maltempo potrebbe condizionare la ricezione del segnale GPS
In alcuni casi, invece, la ricezione del segnale GPS potrebbe essere disturbata da condizioni atmosferiche non favorevoli: se notate qualche difficoltà nell’aggancio dei satelliti e sopra di voi “incombono” dei nuvoloni (o magari vi trovate al centro di un banco di nebbia) non disperate: nel giro di qualche decina di secondi tutto dovrebbe risolversi. Un disturbo analogo potrebbe capitare nel caso vi troviate all’interno dell’automobile mentre fuori piove: i tergicristalli, con il loro movimento, potrebbero disturbare la ricezione del segnale e rallentare la localizzazione sulla mappa.
Potrebbe però accadere che il malfunzionamento non dipenda dalla vostra posizione né dal dispositivo: nel caso in cui i satelliti della costellazione GPS non siano allineati o abbiano dei problemi tecnici, potrebbero esserci delle difficoltà nella localizzazione. Per verificare che tutto sia perfettamente funzionante, collegatevi a questa pagina.