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Quali sono le 7 funzioni di iOS 14 già presenti su Android

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ios 14 funzioni Fonte foto: Yalcin Sonat / Shutterstock.com

Nel mondo dell’elettronica, dell’hardware e del software molto si inventa, ma altrettanto si copia. Apple e Google, ad esempio da anni prendono spunto a vicenda delle funzionalità dei rispettivi sistemi operativi mobile, cioè iOS e Android. Tutto ciò sta per ripetersi, visto che il nuovo iOS 14 contiene almeno 7 funzioni che Android ha da tempo.

Naturalmente si tratta di funzioni implementate “alla Apple“, con una stretta integrazione con il resto del sistema operativo. Mentre Google, bisogna ammetterlo, spesso presenta nuove funzionalità in modo un po’ confusionario che vanno ad aggiungersi (e a volte a sovrapporsi) a quelle già esistenti. Queste 7 novità di iOS 14, quindi, non andranno a stravolgere nulla dell’esperienza d’uso dell’utente ma, al contrario, l’arricchiranno con nuove potenzialità. In alcuni casi sono già allo stesso livello delle equivalenti funzionalità di Android, altre volte un po’ sotto, altre volte un po’ sopra.

Apple Translate

Con iOS 14 arriva sui dispositivi mobili l’app Apple Translate, un traduttore multilingue. Che sui dispositivi Android c’è da 14 anni e che, dopo tutto questo tempo, è oggi molto evoluto. L’alternativa Apple salta a piè pari tutta la fase iniziale vissuta da Google Translate e si presenta già come uno strumento in grado di tradurre le conversazioni in tempo reale, funzionalità relativamente recente su Android.

Widget

Su Android i widget sono stati introdotti nel 2008 e Google ha lasciato molto spazio di manovra agli sviluppatori delle app per usarli come meglio preferiscono. Oggi sono una parte importante della personalizzazione dei dispositivi Android e a breve potranno diventarlo pure su quelli iOS. Apple si è ispirata un po’ anche al defunto Windows Phone, rendendo i widget di iOS 14 ridimensionabili a piacimento.

App Clips

Le App Clips sono piccole parti di app che l’utente può utilizzare senza scaricare e installare l’app completa. Potranno essere utilizzate sia per mostrare un’anteprima dell’app completa, sia per offrire singole funzionalità a richiesta dell’utente. Google ha introdotto, nel 2016, le Instant Apps: le applicazioni hanno un indirizzo URL, che permette all’utente di usarle dal browser senza scaricarle. Il concetto alla base è abbastanza più grezzo rispetto alle App Clips di Apple e, infatti, le Instant Apps non hanno avuto un gran successo.

App Library

Fino a iOS 13 la home degli iPhone è stata da mal di testa cronico per un utente proveniente da Android: app sparse da tutte le parti, che non potevano essere né nascoste né riorganizzate. Su Android, invece, l’utente ha sempre avuto l’App Drawer dove poteva trovare tutte le app in ordine alfabetico (o di ultimo utilizzo) e dal quale poteva scegliere quali app portare sulla home. E, sulla home, può poi organizzare le app in cartelle. Con iOS 14 arriva App Library, equivalente del Drawer ma con in più la possibilità di raggruppare le app e di nasconderle.

Informazioni per i ciclisti su Apple Maps

Un altro prodotto di Apple che è sempre stato visibilmente indietro rispetto all’equivalente Google è Apple Maps, che rispetto a Google Maps ha molte meno funzionalità e mappe molto meno precise (funziona molto bene solo negli Stati Uniti). Con iOS 14 l’app viene aggiornata con le indicazioni stradali per i ciclisti, presenti su Google Maps dal 2010. Il plus della versione Apple, importante per i ciclisti amatoriali e professionisti, è l’indicazione delle variazioni di altitudine lungo il percorso.

Picture-in-Picture

Su Android è presente da diversi anni, ed è stata costantemente migliorata, mentre su iOS arriva solo con la versione 14: è il picture-in-picture (PiP), la possibilità di continuare a visualizzare in una parte dello schermo un video mentre facciamo altro su un’altra app. Il PiP in salsa Apple ha una bella funzionalità in più: è possibile fare lo swipe di un video riprodotto in PiP e continuare a sentire l’audio dopo aver nascosto il video.

Wind Down mode

La modalità Wind Down di iOS 14 nasce per aiutare gli utenti a rilassarsi prima di andare a letto. Questa funzionalità è disponibile anche su Apple Watch e permette all’utente di impostare un orario per il risveglio e uno per la buona notte. Il Wind Down mode provvede da solo a mettere il telefono su Non disturbare. Tutto questo lo fa anche Google, tramite la sezione Benessere digitale di Android che, però, solo con Android 10 è diventata una sezione organica e ben strutturata mentre prima era un’accozzaglia di app e funzioni separate, raggruppate in un unico posto.