Sciame di api, cosa fare in caso di attacco e come comportarsi se si depositano
Uno sciame di api potrebbe attaccare l'uomo per difendere il suo alveare: cosa fare in questa eventualità?
Mai capitato di avere a che fare “da vicino” con uno sciame di api? Ecco alcuni semplici consigli su come comportarsi in caso di attacco e, soprattutto, su cosa fare per evitare d’infastidire questi insetti.
Ricordando sempre che le api sono preziosissime per il pianeta e l’ecosistema, quindi vanno sempre protette e salvaguardate.
Sciame di api: i consigli del WWF
Da sempre attivamente impegnato per proteggere l’ambiente, il WWF conosce bene l’importanza delle api per l’equilibrio del pianeta. La sua prima raccomandazione, quindi, è di non disturbarle: ne gioveranno loro e l’uomo!
Ad esempio, durante una passeggiata in campagna, per non farsi pungere meglio rimanere a una certa distanza dai fiori: potrebbe essere in corso l’impollinazione. Un altro “trucchetto” consiste nel vestirsi con colori chiari o con fantasie poco appariscenti, quindi evitare profumi intensi addosso, così da non attirare l’attenzione delle api.
In ogni caso, non bisognerebbe mai allarmarsi: la paura di essere punti, oltre a condurre verso comportamenti che potrebbero rivelarsi controproducenti, scatenando una reazione da parte degli insetti, fa sì che in tanti cerchino di eliminare le api uccidendole.
Ciò va evitato nel modo più assoluto perché le api svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema, garantendo la presenza di piante e frutti che altrimenti andrebbero verso l’estinzione. In poche parole, no all’acquisto di trappole e all’uso d’insetticidi.
Avvistare uno sciame significa semplicemente incontrare un gruppo di api che si stanno spostando per depositarsi altrove con la loro regina: questa è una fase in cui, di norma, non sono aggressive. Quando si nota uno sciame, bisognerebbe contattare degli apicoltori esperti, in grado di proteggerlo e condurlo in un luogo sicuro. Possono occuparsene gratuitamente anche i Vigili del Fuoco, insieme a un esperto.
In definitiva, per evitare l’attacco da parte di uno nugolo di api, le regole dettate dal WWF sono semplici: giusta distanza e niente gesti inconsulti dettati dall’ansia!
Altri suggerimenti
Anche se le api non rappresentano un pericolo per l’uomo, può capitare che si sentano minacciate dalla sua presenza e, pertanto, provino a difendere l’alveare.
Innanzitutto, qualora si avvertisse il ronzio appartenente a diversi esemplari, non bisogna cercare di difendersi agitando oggetti, rami, scope, ombrelli e via dicendo. Le vibrazioni generate mandano le api ancor più in confusione, predisponendole ad attaccare. Lo stesso vale se si uccide la regina.
In caso di un attacco inevitabile da parte di uno sciame di api, quindi, occorre rifugiarsi in un luogo chiuso, dove non possano penetrare in alcun modo, proteggendosi il viso (in particolare occhi e bocca).
Evitare di buttarsi in acqua, ad esempio in un fiume o nel mare: le api incattivite possono attendere il momento della riemersione per attaccare.
Quando si viene punti da un’ape, inoltre, bisognerebbe cercare di rimuovere il pungiglione rapidamente: oltre al veleno, contiene dei feromoni in grado di attirare altre api.
Come già anticipato, nel caso si notasse la presenza di uno sciame (ad esempio nel proprio giardino), il primo pensiero dovrebbe essere quello di salvaguardarlo. Ecco perché è possibile chiamare il 112: i Vigili del Fuoco, infatti, possiedono una lista di apicoltori di zona, in grado di raccoglierlo e metterlo in sicurezza.
Se fino adesso la sciamatura era un fenomeno primaverile, e del tutto naturale, con il cambiamento climatico e le fioriture anticipate, può iniziare anche nei mesi invernali.
Ecco perché è possibile osservare sciami in giro per più tempo: tuttavia, finché essi esisteranno, potrà esserci anche una chance per il pianeta.