Microsoft lancia smartphone e tablet pieghevoli: come sono
Nella parte finale di un evento organizzato a New York, Microsoft ha svelato due dispositivi che potrebbero essere rivoluzionari. Lancio previsto tra un anno
Mentre Samsung e Huawei sono in affanno nello sviluppo e lancio dei loro smartphone dual screen (il Galaxy Fold è stato prima ritirato dal mercato e, dopo diversi mesi, reimmesso sul mercato; il Mate X è stato presentato a Barcellona lo scorso febbraio, per poi sparire dai radar), Microsoft prova a stupire tutti presentando, nel corso di un evento “ad hoc” in quel di New York non uno, ma ben due dispositivi dotati di schermo pieghevole.
Si tratta del Surface Neo e del Surface Duo, device molto simili nelle forme (anche se, pare, non sono ancora definitve) e nelle possibili modalità d’uso. Ma non nelle dimensioni. Il Neo, infatti, è un tablet tascabile che, una volta aperto, diventa un dispositivo dalle dimensioni “normali”. Il Duo, invece, ha dimensioni e aspetto di uno smartphone e, a quanto è dato sapere finora, dovrebbe posizionarsi nello stesso segmento di mercato dei due telefonini pieghevoli citati in precedenza.
Com’è il Microsoft Surface Neo
Anche se le specifiche tecniche ufficiali non sono state ancora rese note, nel corso della presentazione a New York sono state rese note diverse informazioni che permettono di ricostruire la scheda tecnica del Surface Neo. Più che pieghevole, il Surface Neo è un tablet dual screen: i display LCD da 9 pollici sono affiancati e “legati” da due cerniere che consentono diverse modalità di utilizzo.
Quando il Surface Neo è aperto a 180° si trasforma in un tablet con display da 13 pollici da utilizzare sia in modalità “single screen” (anche se la cerniera potrebbe dare qualche problema) sia in modalità “dual screen”, favorendo così il multitasking. Come detto, però, le cerniere del Surface Neo si aprono a 360° e l’utente può scegliere di “piegare” i due schermi come meglio crede. Ad esempio, uno dei due display può essere utilizzato a mo’ di tastiera, trasformando così il Neo in un laptop ultraportatile (schermo inferiore ai 10 pollici) da utilizzare come sostituto di un PC mentre ci si trova fuori casa.
All’interno della scocca trova spazio un processore Intel Lakefield “personalizzato” per Microsoft, mentre il sistema operativo sarà Windows 10X, versione alleggerita del sistema operativo per PC e “ingegnerizzata”. appositamente per il Neo e il Duo. Nonostante ciò, i dirigenti Microsoft hanno assicurato che ciò non comporterà alcuna rinuncia: il Neo supporterà il pacchetto Office e tutte le altre app che si installano solitamente su computer Windows 10.
Com’è il Microsoft Surface Duo
Se del Surface Neo sappiamo poco, del Surface Duo sappiamo ancora meno. Sappiamo solo che Microsoft non vuole che lo si definisca uno smartphone. Anche se forme e dimensioni sono esattamente quelle di un telefonino. A un primo sguardo, il Surface Duo è una versione miniaturizzata del Neo: due schermi da 5,6 pollici ognuno uniti da una cerniera capace di girare a 360°, così da garantire diverse modalità d’uso (il display diventa da 8 pollici quando sono aperti da 180°). Ma le similitudini, per quanto ne sappiamo, potrebbero anche finire qui.
Il Surface Duo, ad esempio, non monta Windows 10x, ma una versione personalizzata di Android contenente tutte le app della suite Microsoft. Troviamo quindi Office, la tastiera Swyft e tutti gli altri applicativi che, negli ultimi anni, gli ingegneri della casa di Redmond hanno realizzato per il ben più celebre sistema operativo mobile. All’interno della scocca non c’è un chip Intel, ma un SoC Snapdragon 855, top di gamma 2019 che probabilmente verrà sostituito prima del lancio ufficiale. Insomma, non sarà uno smartphone eppure le somiglianze sono innegabili.
Quando escono e quanto costano il Surface Neo e il Surface Duo
Stando alle informazioni fornite nel corso della presentazione di New York, prima di poter avere tra le mani uno dei due dispositivi “dual screen” (o pieghevoli che dir si voglia) passerà ancora del tempo. La loro uscita è prevista per l’inverno 2020. Sul prezzo, invece, vige il riserbo più assoluto.