Twitter lancia le Cerchie: cosa sono e come funzionano
I Circle di Twitter offrono la possibilità di interagire in esclusiva con un insieme di account privilegiati, ma i vantaggi sono da considerare con attenzione.
Si dice che ciò che è virtuale è anche reale e i social sono un’ecosistema digitale che non si distacca dalla realtà. La nuova funzione Cerchie appena ufficializzata da Twitter va esattamente in questa direzione: replicare in un ambiente digitale (vedremo poi con quali conseguenze), quanto accade nella realtà.
La funzione Cerchie è stata testata da Twitter lo scorso maggio. Dopo aver ottenuto un gran successo di gradimento, viene ora rilasciata su scala globale sia per Android sia per iOS. Ma prima di addentrarci nella funzione Circle, occorre fare una premessa e un passo indietro, per comprendere appieno cosa rappresenta Cerchie su Twitter e perché non è una novità in assoluto. Questa funzione fu apprezzata qualche anno fa su Google+, il social (poi chiuso) del colosso di Mountain View che introdusse il sistema delle Cerchie per raggruppare i contatti in insiemi: familiari, amici, clienti, ecc. Come avremo modo di spiegare più avanti, le Cerchie non sono Gruppi e viceversa. Per ora la nuova funzione Cerchie di Twitter consente di avere a disposizione una sola Cerchia con il limite di 150 contatti.
Come funzionano le Cerchie di Twitter
Il proprietario o admin di una Cerchia su Twitter ha il controllo esclusivo delle persone che sceglie e include. Difatti, i 150 account non possono sapere chi altro è iscritto, simulando così un legame 1 a 1 con l’admin.
Gli altri membri però, a meno che non sia un account protetto, possono vedere le interazioni (mi piace, risposte, ecc.) con l’account principale dell’admin.
Come anticipato la differenza tra la community (i followers) e le Cerchie di Twitter, consiste nel selezionare quale tipo di messaggio (testo, video, audio) mostrare escludendo o includendo i followers.
I tweet pubblicati nella Cerchia non possono essere condivisi dai membri iscritti, anche se resta l’opzione di fare screenshot o di scaricare immagini.
Infine, anche chi non è follower può essere introdotto in una Cerchia di Twitter e partecipare comunque alle comunicazioni esclusive. Infatti, anche se si smette di seguire una Cerchia, l’admin può forzare un nuovo inserimento.
La differenza tra Gruppi e Cerchie
Le Cerchie, così come sono intese, rappresentano un insieme di persone, introdotte su invito personale dall’admin, che condividono un legame, sia di tipo sociale sia di tipo economico. Possono essere amici, clienti o familiari. L’esclusività della Cerchia è data dal fatto che queste persone sono selezionate in base al legame con l’amministratore.
Il Gruppo, invece, sottintende l’interesse verso un medesimo tema: la scuola, la famiglia, il lavoro. Il valore del gruppo è dato dagli argomenti trattati e non dalle persone.
Nel caso di Twitter la Cerchia per ora è unica e con al massimo 150 account. Ciò significa che per un creator di Twitter, rappresenta un’occasione unica di controllo e selezione dei propri contatti a cui inviare contenuti in esclusiva.
Non è dunque da escludere che l’ingresso nella cerchia di un creator possa essere usato come “benefit” in cambio di un’iscrizione a pagamento.
Cerchie su Twitter: pro e contro
Tra i vantaggi delle Cerchie su Twitter notiamo immediatamente la possibilità di costruire un insieme di persone particolarmente interessante per noi: dai personaggi famosi, ai brand, ai politici ecc. Ovviamente, vantaggio da prendere con le pinze, perché non tutti potrebbero essere felici di ricevere i nostri Tweet. Quindi i 150 account da inserire nel Circle sono da selezionare con attenzione e cautela.
Tra gli svantaggi possiamo annoverare la conseguenza che chiunque riterrà non interessante la Cerchia, per uscirne, sarà costretto a bloccare il nostro account. Ma se dovesse decidere di sbloccarlo potrà essere reintrodotto in un secondo momento. Quindi la seconda occasione va colta con cautela.
Un’altra possibilità di blocco per chi è stato introdotto in una Cerchia che non gradisce è data dal “disattivare l’audio” dell’autore o della conversazione della Twitter Circle.