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Una utilissima funzione sta per tornare su Android

Un'analisi approfondita di una delle ultime versioni di Google Assistant ha svelato i lavori di Google sul possibile ritorno di una funzione parecchio utile

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google assistant Fonte foto: Tashatuvango / Shutterstock

C’era “qualcosa” prima di Google Assistant. L’assistente digitale intelligente di Mountain View si è fatto spazio pian piano nel quotidiano di molti, in virtù di una crescita costante in termini di funzionalità e capacità di reagire agli input vocali e grazie ad un’integrazione via via maggiore con i dispositivi di smart home.

Ma, appunto, prima di Google Assistant c’era dell’altro. Toccando a lungo sul tasto centrale degli smartphone Android, prima di Assistant si richiamava una funzione che se non era entrata nelle abitudini di tutti non si poteva senz’altro dire che non fosse parecchio comoda. Google Now on Tap, una trovata software grazie alla quale l’intelligenza artificiale di Google analizzava ciò che c’era sullo schermo per mostrare dei risultati pertinenti molto aderenti al contesto. Il nome di un monumento a cui Now on Tap reagiva proponendo la pagina Wikipedia, o un indirizzo che faceva scattare nell’intelligenza di Google l’idea di proporre Google Maps: Now on Tap era utile a molti, e per questo Google ha cercato di mantenerlo anche con l’esordio di Assistant cambiandogli nome in Cosa c’è nello schermo.

Il ritorno di Cosa c’è nello schermo

Cosa c’è nello schermo ha vissuto una vita molto più incerta di Now on Tap. Google l’ha introdotta ma non l’ha mai integrata su Assistant al punto da renderla una funzionalità permanente, centrale nel quotidiano dell’assistente intelligente. Cosa c’è nello schermo si è rivelata una funzione evanescente.

Secondo però le valutazioni di XDA, che ha analizzato a fondo una delle ultime versioni dell’app di Assistant, Google sta testando la possibilità di inserire Cosa c’è nello schermo nella nuova sezione Le mie azioni che si pensa possa debuttare all’interno dell’applicazione nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

Per il momento la novità non funziona ancora, ma dovrebbe mostrare dei risultati proattivi sulla base di quanto visualizzato a schermo esattamente come Now on Tap prima e Cosa c’è nello schermo poi. Inutile dire come un ritorno in grande stile potrebbe far felici quegli utenti che sono rimasti orfani di una funzione così assistiva, che peraltro metteva a frutto tutto il sapere accumulato da Google in anni di investimenti sull’intelligenza artificiale.

Siamo tuttavia ancora in una fase preliminare, e non sarebbe neppure sorprendente se Google gettasse tutto nel cestino come del resto ha fatto in diverse occasioni nel corso degli anni.

Google studia, testa, valuta e alla fine decide, e a differenza di altre aziende che nel momento in cui decidono di investire tempo e risorse nello sviluppo di qualcosa la distribuiscono comunque all’utenza, sono concrete le possibilità che del lavoro rimanga in un certo senso incompiuto se qualcosa del risultato non dovesse rispecchiare le aspettative di partenza degli uomini Google.

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