Libero
TECH NEWS

WhatsApp, attenzione al messaggio con i falsi buoni spesa

Nelle ultime ore su WhatsApp sta girando un messaggio che invita a completare un quiz per ottenere buoni regalo da 200 euro. Si tratta di una truffa: come difendersi

whatsapp virus Fonte foto: nikkimeel / Shutterstock.com

Sono bastate poche dall’annuncio da parte del Governo dei buoni spesa per le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19 che i truffatori si sono messi già al lavoro. A dare l’annuncio è la Polizia di Stato attraverso il proprio account Twitter: su WhatsApp iniziano a girare i primi messaggi-truffa che invitano a cliccare su un link per ottenere buoni spesa dal valore di 200 euro. Premendo sul link si viene dirottati su un sito web dove inserire i propri dati personali.

Si tratta di un classico attacco phishing, una tecnica utilizzata da hacker e truffatori online per sottrarre alle persone dati personali e in alcuni casi anche il nome utente e la password del conto corrente online. Il messaggio è stato creato ad arte per far cadere nella trappola le persone che in questo momento stanno vivendo un periodo difficile a causa della chiusura dei negozi e lo stop alle principali attività economiche italiane. Un buono regalo di 200 euro per spese alimentari fa gola a molte persone e gli anziani o coloro che sono poco avvezzi con il mondo dell’informatica molto spesso sono le prime vittime di queste truffe. Ecco come difendersi.

WhatsApp, il falso messaggio dei buoni spesa da 200 euro

Un messaggio creato ad hoc sull’attualità. Sabato sera il Governo ha stanziato dei fondi per buoni spesa per le famiglie in difficoltà. I truffatori hanno preso la palla al balzo per creare immediatamente una truffa ai danni dei cittadini italiani.

Su WhatsApp sta girando nelle ultime ore un link con all’interno un messaggio molto semplice: compilando un quiz e lasciando i propri dati personali si ricevono subito i buoni regalo alimentari da 200€. Un’occasione ghiotta per anziani e per le famiglie in difficoltà. Il messaggio presente nel link riporta poi una dichiarazione da parte delle principali catene di supermercato in Italia:

L’Italia è il paese più colpito in Europa al giorno d’oggi. I cittadini sono bloccati nelle loro case, con un accesso molto restrittivo agli acquisti. Quindi, tutti i rivenditori di generi alimentari in Italia, abbiamo deciso di creare un’avventura comune e aiutare tutta la nostra gente. Offriamo buoni gratuiti a tutti i cittadini in Italia (almeno 18 anni). Tutto quello che devi fare è completare il muggito del quiz“. In basso, poi, si trova un alert con le carte regalo rimanenti e alcune domande a cui rispondere. Una volta completato il quiz si viene invitati a rilasciare i propri dati personali. Ed è qui che scatta la truffa.

Logicamente non esistono i buoni spesa alimentari da 200 euro, ma il messaggio serve solo a ottenere i dati delle persone, che possono essere utilizzati per altre truffe o rivenduti nel dark web.

Come difendersi dalle truffe WhatsApp

WhatsApp è sicuramente uno strumento potentissimo e molto utile, soprattutto in questo periodo in cui non possiamo uscire di casa permette di restare in contatto attraverso chiamate e videochiamate con genitori, fratelli, sorelle, parenti, amici e colleghi di lavoro. Allo stesso tempo, però, è anche un’arma (quasi) infallibile per truffatori e hacker che possono diffondere in poco tempo le loro fake news. Come difendersi dalle truffe su WhatsApp?

Basta poco per capire se un messaggio che abbiamo ricevuto su WhatsApp è attendibile o meno. In primis dobbiamo leggerlo attentamente e vedere se ci errori di grammatica: nel messaggio che abbiamo riportato sopra ci sono alcuni errori che fanno capire immediatamente che non si tratta di un testo scritto dalle principali catene di supermercati in Italia.

Inoltre, bisogna ricordare che nessuno mette a disposizione buoni regalo su WhatsApp. Per questo tipo di iniziative vengono usati sempre i canali ufficiali: nel caso dei buoni spesa istituiti dal Governo, saranno i Comuni e le associazioni a gestirli. Nessun quiz su WhatsApp o cose simili.

Infine, vi suggeriamo di non aprire link che arrivano tramite messaggi inoltrati. Nonostante il lavoro che stanno facendo gli sviluppatori per mettere un freno a questa vicenda (da ultimo l’accordo con Google per verificare immediatamente la veridicità dei messaggi inoltrati frequentemente), i gruppi sono il volano principale per diffondere notizie false. Diffidate dai messaggi che vengono inviati nei gruppi ed eliminateli immediatamente.

La Polizia di Stato ha anche messo a disposizione una pagina web dove segnalare questo tipo di attività. Fatelo per mettere al sicuro voi e i vostri amici.