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WhatsApp: come usare bene il nuovo backup criptato

I backup criptati in cloud sono in fase di rilascio per gli utenti WhatsApp: sono una novità importante, ma da maneggiare con estrema cura

Whatsapp Fonte foto: diy13 / Shutterstock

Annunciati il mese scorso, i backup criptati di WhatsApp iniziano ad arrivare gradualmente agli oltre due miliardi di utenti della piattaforma di chat più diffusa al mondo. Lo ha reso noto Mark Zuckerberg in persona, tramite il suo profilo Facebook: “I backup crittografati end-to-end per WhatsApp iniziano a uscire oggi. Sono orgoglioso del team per aver continuato ad aumentare la sicurezza per le vostre conversazioni private“.

La novità verrà rilasciata a poco a poco, perché a differenza di quanto si possa pensare è una funzione di quelle grandi e complesse, che vanno gestite in modo accurato altrimenti rischia di creare più danni che vantaggi agli utenti di WhatsApp. I backup criptati, inoltre, sono una grande sfida anche per Google e Apple e possono avere dei risvolti pesanti per il gruppo Facebook dal punto di vista “politico“. Insomma, non si tratta affatto di una novità minore dal punto di vista tecnico, in stile vocali 2X, ma di una funzione da maneggiare con cura. Anche da parte degli utenti.

Cosa sono i backup criptati di WhatsApp

Già oggi chiunque abbia un profilo WhatsApp può fare il backup di tutte le chat, compresi video e foto, e caricarlo su Google Drive o Apple iCloud. Farlo regolarmente è molto utile, perché ci permette di salvare tutti i dati e non perderli in caso di furto o smarrimento del telefono. Ma non solo: grazie al backup in cloud è possibile cambiare facilmente telefono e recuperare tutta la cronologia delle chat tramite l’ultimo backup.

A differenza delle chat salvate sul telefono, però, al momento il backup in cloud non è criptato con la crittografia end-to-end. Ciò vuol dire che chi ha accesso ai file del backup può leggere le nostre chat e vedere foto e video che ci siamo scambiati con i nostri contatti.

Google Drive ha introdotto l’anno scorso la possibilità di crittografare singoli file, con un algoritmo molto robusto a 256 bit, ma è una opzione da attivare a mano e il file da criptare non può superare i 100 MB di dimensioni (contro i diversi GB che può pesare un backup di WhatsApp).

Apple iCloud, invece, dispone di una crittografia più evoluta ma per quanto riguarda i file archiviati, compresi quelli del backup di WhatsApp, non si tratta di crittografia end-to-end. Ciò vuol dire che Apple può decriptare i file, ad esempio se è costretta a farlo dalla Polizia o da un giudice.

Come fare il backup criptato su WhatsApp

E’ chiaro, quindi, che attualmente il backup di WhatsApp è molto meno sicuro delle conversazioni archiviate sul telefono (che sono invece tutte criptate end-to-end). Ma è altrettanto chiaro che applicare la crittografia più sicura al backup di WhatsApp non è un gioco da poco, anche dal punto di vista politico: se la Polizia o un giudice vorranno leggere le nostre chat, infatti, dopo aver appurato che Google e Apple non possono decriptarle andranno a bussare alla porta di WhatsApp.

Per attivare il backup criptato su WhatsApp si segue la stessa procedura del backup classico in cloud: Impostazioni > Chat > Backup delle chat > Backup crittografato end-to-end > Continua. A questo punto WhatsApp ci chiederà di inserire una password o una chiave crittografica da 64 caratteri e noi, dopo averlo fatto, dovremo fare tap su “Fine“.

Se non si vede l’opzione per la crittografia end-to-end, allora vuol dire che dobbiamo aspettare: la funzione non è ancora arrivata sul nostro profilo. Se vorremo disattivare la crittografia del backup, invece, dovremo fare lo stesso percorso e fare tap su “Disattiva“, per poi inserire la chiave o password e confermare.

Backup criptato WhatsApp: attenti alla password

Come avrete già capito, la password o la chiave sono il fulcro della sicurezza dei dati in questo sistema: non bisogna perderla e bisogna crearne una molto robusta, con lettere maiuscole e minuscole, numeri, caratteri speciali.

Il problema, però, sarà ricordarla: se la smarriamo, infatti, non ci potrà aiutare nessuno a recuperarla visto che neanche WhatsApp può leggere la chiave crittografica, né i dati dei backup criptati.